
La squadra di mister Michele Mignani scenderà in campo questa sera alle 20.30
Ci si vede in campo questa sera, dopo cena. Alle 20.30 i riflettori dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi illumineranno una di quelle partite che basta un attimo per chiamarla ‘big match’. Nella tana del Cavalluccio arriverà il Sassuolo, che ha già la serie A in tasca e che, esattamente come fece il Cesena lo scorso anno, ha tutte le intenzioni di continuare a divertirsi fino in fondo. Che i neroverdi siano una squadra di un’altra categoria è un’ovvietà dimostrata dai fatti e dunque la questione si deve per forza spostare su un altro fronte, quello motivazionale.
Che faccia avranno i bianconeri al momento del fischio di inizio? Se si entrerà in campo col pallottoliere a conteggiare quanti punti mancano alla conquista della matematica salvezza, auguri. Diverso sarebbe il caso in cui la squadra di mister Mignani mettesse sul tavolo l’esplicita voglia di alzare l’asticella e di digrignare i denti davanti a ogni pallone per andare a strappare qualcosa in più rispetto alla permanenza in categoria. Un posto nella post season. Che ci si riesca o meno, serve metterci l’anima. Perché anche se di fronte hai il Sassuolo, se ci metti l’anima, magari la vinci. Altrimenti no, di certo. Neanche se giochi in un campo inclinato in tuo favore.
In effetti è di questo che si parla. "In cuor mio – argomenta Mignani – se mancano cinque partite, lavoro per pensare di vincerle tutte e cinque. E se le vinci tutte e cinque, hai voglia a parlare di salvezza… Però poi quando parlo fuori dallo spogliatoio, bisogna che sia realista e che pensi a raggiungere un obiettivo per volta. La matematica è l’unica che certifica il raggiungimento dell’obiettivo. E’ normale che faremo di tutto per vincere; se non dovessimo riuscirci, dovremmo accontentarci di un punto; se non dovessimo riuscire a prendere neanche quello, dovremo pensare alla prossima partita. Il concetto è semplicissimo: sulle gare che ci rimangono, dobbiamo cercare di fare il massimo dei punti disponibili".
Facendo un passo alla volta, eccoci al Sassuolo: "Ha numeri spaventosi, al di là della storia della società e di una proprietà che è tra le più ricche del panorama calcistico italiano. Viene da 11 stagioni consecutive in serie A, ha mantenuto parte dei giocatori e conta su un allenatore bravissimo (Fabio Grosso, ndr) che ha già vinto due campionati. Giocheranno a mente sgombra, il che li può rendere ancora più pericolosi".
Il calendario è cambiato, il match contro il Modena è stato rinviato (ieri è arrivata l’ufficializzazione dell’orario: si giocherà il 13 maggio alle 20.30) e le carte in tavola sono state rimescolate con pochissimo tempo a disposizione per riadattarsi. "Vale per tutti. Avevamo preparato un certo d tipo di partita, nella quale avrei mandato in campo un certo tipo di squadra. Il Modena è slittato? Non importa, si cambia. Ricordo che nel 2005 ero calciatore, quando morì il papa. Al di là del dispiacere per quanto è accaduto, è stato giusto fermarsi. Far slittare tutte le date forse sarebbe stato più omogeneo, ma le decisioni nelle quali non puoi intervenire, le accetti e basta".
Quello su cui Mignani può mettere ampiamente lo zampino è invece l’assetto anti Sassuolo: "L’unico assente sarà Pieraccini, che ha accusato un piccolo risentimento. Chi era infortunato, sta ritrovando una sempre migliore condizione. Vale anche per La Gumina, che si sta allenando col gruppo ormai da tempo e che ha potenzialmente tutti i 90 minuti sulle gambe".