REDAZIONE CESENA

Colpo di spugna sul processo ai 28 poliziotti

L’ex comandante Bragagni e il vice Bucherini patteggiarono la pena di 2 anni e 9 mesi e 3 anni.

Colpo di spugna sul processo ai 28 poliziotti

Finirà in una bolla di sapone il corposo processo su quella che venne definita ’allegra’ gestione della sottosezione della Polizia stradale di San Piero in Bagno. Secondo le accuse nella caserma della Polstrada, che ha competenze sulla strada di grande comunicazione E45, si era instaurato un clima di mancato rispetto delle regole: orari dei turni non rispettati, ore di straordinario assegnate e retribuite senza che venissero effettuate. Inoltre erano state fatte delle specie di convenzioni con alcune imprese di autotrasporto i cui mezzi non venivano fermati per controlli o, se ciò accadeva, ne uscivano indenni. Questo, in base alle accuse, avveniva in cambio di regali di valore cospicuo come generi alimentari e di altro genere, cene nei ristoranti della zona e altro ancora. L’accordo avrebbe coinvolto tutto il personale tranne un agente che era stato isolato, ma che è stato fondamentale per le indagini.

I fatti risalgono al 2015, ormai nella rete della giustizia sono rimasti impigliati 28 imputati, solo i pesci piccoli che peraltro erano stati trasferiti quando le irregolarità vennero alla luce, e la prescrizione è vicina. I ‘pesci grossi’ erano già usciti dalla rete senza grossi danni col rito del patteggiamento senza affrontare il processo: l’ex comandante Massimo Bragagni, personaggio molto noto anche perché era presidente della squadra di calcio Sampierana, aveva patteggiato la pena di due anni e nove mesi di reclusione ed era andato in pensione; il suo vice Tiziano Bucherini aveva patteggiato una pena di tre anni.

Il processo iniziò nel dicembre 2021, ma fra cambi della composizione del collegio giudicante del Tribunale di Forli e del pubblico ministero aveva subito intoppi e rinvii. Martedì scorso c’è stata un’udienza: era prevista la conclusione della testimonianza del sostituto commissario della Polizia stradale di Modena Nord Lorenzo Pomponio che condusse con scrupolo le indagini utilizzando anche sistemi gps per verificare che gli agenti erano a casa o in altri luoghi pur risultando in servizio, ma il sottufficiale non si è presentato perché impedito, per cui sono stati acquisiti gli atti delle indagini e il processo è stato rinviato al 27 febbraio 2024. Per quella data, però, saranno già trascorsi i termini della prescrizione per cui, a meno dell’improbabile contestazione di nuove accuse da parte della procura della Repubblica, i giudici chiuderanno il processo prosciogliendo i 28 imputati difesi dagli avvocati Giovanni Maio di Cesena e Massimiliano Starni di Forlì.

Paolo Morelli