Comune, aiuti alle imprese E arriva anche il cashback

Ci sta lavorando la vicesindaca Lorena Fantozzi: "Serve per avere un circolo virtuoso e far accumulare credito ai cittadini che acquistano nei negozi vicini"

Migration

di Giacomo Mascellani

Presto sarà introdotto il cash back comunale e i pubblici esercizi potranno continuare ad usufruire del progetto ’Cesenatico XL’, che negli ultimi due anni è stato molto apprezzato.

Sono queste alcune iniziative di sostegno alle imprese, sulle quali sta lavorando la vicesindaca Lorena Fantozzi, espressione della lista Cesenatico Civica che in città è il secondo partito per numero di voti.

Vicesindaca, cos’è il cash back comunale?

"Serve per avere un circolo virtuoso e far accumulare del credito ai cittadini che acquistano nei negozi di vicinato. Il tutto si regge sul fatto che ciascun negozio aderente riconosce una percentuale che può essere spesa subito o accumulata per fare acquisti successivamente. Vogliamo invogliare i cittadini al commercio di vicinato, per sostenere i nostri negozianti, ovviamente in accordo con le categorie. Stiamo valutando questa opzione, è una opportunità in più per le imprese e i cittadini".

Bar, ristoranti e locali chiedono di poter continuare ad avere ampi spazi all’esterno dove ospitare i clienti.

"Per questo abbiamo pensato di continuare con ’Cesenatico XL’, che ovviamente una volta terminata la pandemia dovrà essere a pagamento. Questo progetto è stato un forte aiuto e una risposta durante l’emergenza, in spazi dove garantire il distanziamento. I consumatori sono cambiati e c’è richiesta di avere spazi maggiori, questo può essere un ottimo strumento anche in futuro per migliorare le attività e garantire più comfort ai clienti. Prima dobbiamo capire se lo Stato finanzierà altre iniziative sul distanziamento e la sicurezza".

Al discorso delle pedane è legata l’idea di installarle in centro anche in inverno e con delle protezioni, sebbene sia un argomento delicato.

"Ci sono normative sovra comunali che dobbiamo seguire. Possiamo estendere la durata delle occupazioni, ma sempre rispettando la legge e tenendo conto del fatto di avere un patrimonio culturale e storico unico come il porto canale. Dobbiamo far coesistere la parte commerciale e produttiva con il decoro e la tutela del patrimonio. Il porto canale è un bene protetto dalla Sovrintendenza e occorre averne cura, mantenendo in equilibrio i due aspetti".

Quali sono le richieste delle associazioni e degli imprenditori per il sostegno alle attività economiche?

"Abbiamo fatto i primi incontri e sul tavolo c’è l’idea di dare strumenti adeguati alla fase post pandemica, per tornare alla normalità. Le categorie chiedono regole chiare, di facile attuazione, per consentire agli operatori di lavorare; noi siamo sempre disponibili per trovare giuste soluzioni".