"Contagi in crescita, fate la quarta dose"

Quasi duemila casi nell’ultima settimana nel cesenate. L’appello del direttore sanitario Altini: "Continuiamo a usare la mascherina"

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di Elide Giordani

A briglia scolte verso chissà quale vetta. O indice di positività che dir si voglia. Il Covid si attesta su una soglia mai così alta - 9.231 nuovi casi in Romagna in una settimana - ma non è detto che abbia toccato l’apice oltre il quale imboccare la discesa. Siamo davanti ad un’impennata che brucia qualunque previsione. E’ questo, senza possibilità di errore, il responso dell’indagine che ogni settimana l’Asl Romagna effettua tra i distretti sanitari che hanno raccolto i dati dell’andamento della pandemia nella nostra realtà geografica nella settimana tra il 20 e il 26 giugno.

È tutto in crescita: il numero dei soggetti vaccinati (al 27 giugno 905.511 con prima dose, 870.082 con seconda dose, 604.013 con terza dose e 29.594 con quarta dose, a cui vanno aggiunte le 111.084 dosi somministrate dai medici di base), il numero dei tamponi effettuati e quello dei contagiati (quasi tremila in più rispetto alla settimana precedente). Ma c’è un dato sopra ad ogni altro che tasta il polso a questa pandemia che di variante in variante dimostra di non voler lasciare il campo: quello delle persone che per gli effetti del contagio devono ricorrere alle cure ospedaliere. E fortunatamente, ancora oggi, il rapporto tra positivi e ricoverati non è drammatico e lascia spazio ad una gestione della nostra sanità che consente di curare a dovere chi va in ospedale.

Però, come già in evidenza da due settimane a questa parte, la pressione si è fatta più pesante: lunedì 27 giugno erano ricoverati nelle strutture ospedaliere della Romagna 181 pazienti, di cui 6 in intensiva e 5 in sub intensiva. Cresce dunque il numero totale (lunedì 20 erano 131, di cui 8 in intensiva e 5 in sub intensiva) ma non i ricoverati con sintomi gravi a dimostrazione che Omicron 5 colpisce a raffica ma resta in superficie, almeno nei casi di persone senza gravi malattie. Nel momento più difficile della diffusione del virus i ricoverati in Romagna sono stati quattro volte tanto (780 il 22 marzo 2021 a fronte di 1.700 nuovi casi). Non che si debba dormire su due cuscini, ma la situazione si presenta molto diversa. Intanto però, l’allentamento delle misure e l’accentuazione degli scambi interpersonali, mettono il turbo ai contagi anche nelle singole città: a Cesena 1.984 nuovi contagi in una settimana, a Forlì 1.418, a Ravenna 2.922, a Rimini 2.977. Numeri a cui va aggiunta una percentuale di casi sommersi, asintomatici o non denunciati. Fatto drammatico, nella settimana tra il 20 e il 26 giugno, in Romagna, causa Covid, ci sono stati 11 decessi (lo 0,9 per cento dei casi totali che, da inizio pandemia, sono stati 424.667 con 3.932 decessi). Anche questo è un numero in crescita: la settimana scorsa erano stati 8.

A margine dei dati l’esortazione di Mattia Altini, direttore sanitario dell’Asl Romagna: "Non dobbiamo allarmarci ma neanche sottovalutare i rischi. È bene continuare a usare la mascherina, anche se non c’è più l’obbligo, nelle situazioni in cui c’è folla ed è difficile mantenere il distanziamento, e proteggerci con la vaccinazione che resta fondamentale per prevenire le conseguenze più gravi dell’infezione. Mi rivolgo ancora una volta alle persone più fragile e ultraottantenni: fate la quarta dose, non è tardi per vaccinarsi".