"Dehors senza penalizzare il lavoro di bar e ristoranti"

Dal 1° gennaio nuove regole di Comuni e Sovrintendenza sulle pedane per tutelare il decoro. Le associazioni: "Non pretendere interventi troppo costosi"

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di Andrea Alessandrini

Comuni, vanno addolcite le regole dell’abaco sulle nuove pedane per renderle sostenibili per i pubblici esercizi e non li aggravino di costi in una fase così complessa.

In soldoni è questo il messaggio che Confesercenti, Confcommercio, Cna e Confartigianato cesenati hanno inviato in una lettera ai sindaci dell’Unione dei Comuni Valle Savio (Cesena, Bagno di Romagna, Verghereto, Sarsina, Mercato Saraceno e Montiano).

Dal primo gennaio prossimo, a meno di deroghe, le concessioni su suolo pubblico verranno rilasciate a chi si atterrà alle nuove norme definite dai Comuni e dalla Sovrintendenza dei Beni artistici e culturali, per salvaguardare il decoro dei centri storici cittadini, mirando all’uniformità degli arredi e delle dotazioni esterne dei pubblici esercizi che richiedono le concessioni. "Alcuni pubblici esercizi - rilevano le associazioni di categoria – dovranno operare investimenti importanti per adeguare gli arredi, tavoli, sedie, paratie, coperture e dehors, per ottenere nuove concessioni di utilizzo del suolo pubblico della durata di cinque anni. L’obiettivo di qualificare i centri storici rendendoli più gradevoli ed attrattivi, e quindi con maggiori opportunità di lavoro per gli operatori, è condivisibile, ma l’emergenza economica scatenata dal conflitto in Ucraina, dall’aumento vertiginoso dei costi energetici e l’alta inflazione, stanno creando seri problemi di tenuta e di liquidità delle imprese".

"Per questo chiediamo un incontro urgente – proseguono Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Cna - per fare gioco di squadra e far sì che la Sovrintendenza adotti pareri più flessibili sui tempi di adeguamento alle norme per ottenere concessioni di suolo pubblico senza tralasciare le esigenze che imprenditori e clientela sollecitano durante i mesi invernali". Per le associazioni "occorre dare tempo ai pubblici esercizi per pianificare gli investimenti aziendali e agevolare i pubblici esercizi virtuosi, disponibili a riqualificare gli spazi esterni, senza ostacolarne l’attività lavorativa". Nei mesi scorsi il titolare di un bar di ridotta metratura in in piazza del Popolo ha lamentato che secondo i dettami dell’abaco in via di allestimento nel comune di Cesena avrebbe dovuto eliminare la propria pedana, senza poterla sostituire.