ELIDE GIORDANI
Cronaca

Dipendenza e sperpero. Nel gioco online si spende ormai quanto nella spesa alimentare

Crescita esponenziale dell’azzardo con dati di particolare intensità per la città di Cesena e la vallata del Savio. Oltre duemila euro annui di spesa pro capite secondo un’indagine regionale della Cgil.

Crescita esponenziale dell’azzardo con dati di particolare intensità per la città di Cesena e la vallata del Savio. Oltre duemila euro annui di spesa pro capite secondo un’indagine regionale della Cgil.

Crescita esponenziale dell’azzardo con dati di particolare intensità per la città di Cesena e la vallata del Savio. Oltre duemila euro annui di spesa pro capite secondo un’indagine regionale della Cgil.

Nel 2023 i cesenati si sono giocati on line 23 milioni di euro in più rispetto a tutti gli altri comuni dell’Emilia-Romagna. Lo dice l’indagine regionale di Cgil, Spi Cgil, Federconsumatori e Auser Emilia Romagna, presentata in questi giorni, che mette nero su bianco un trend allarmante: i dati dell’azzardo sono in crescita esponenziale. Nel quadro più ampio spicca l’alta intensità di tendenza tra Cesena e Vallesavio. Per capirci meglio: Bagno di Romagna, con i suoi 2.240 euro procapite raddoppia i numeri dell’anno precedente. Ma c’è anche una nota positiva: i 6 milioni di raccolta in meno nella piccola Roncofreddo. E poi , allargando alla provincia, ecco Forlimpopoli, che con 2.787 euro pro-capite è il quinto comune per giocato in Regione (era quarto nel 2022). Anche Bertinoro ha visto una crescita anomala, oltre il 50 per cento, mentre Castrocaro Terme è la Las Vegas della provincia, con una raccolta complessiva superiore ai 4.000 euro pro capite. Rimini, infine, ha tre comuni, Misano Adriatico, Riccione e San Giovanni in Marignano, dove l’azzardo online è stato nel 2023 superiore alla media nazionale. La mappa delle aree regionali dove la dipendenza pesa di più evidenzia un "cuore nero" al centro della Regione, ed è formato dai comuni bolognesi di Zola, Calderara e Valsamoggia. A questo proposito appaio significativi i dati di un’altra indagine ("Libro Nero dell’azzardo on line") su 50 piccoli comuni italiani che evidenzia una crescita inquietante dell’azzardo nelle piccole realtà locali i cui abitanti arrivano a giocarsi oltre 13 mila euro pro capite in un anno. Nella nostra regione il fenomeno ha raggiunto, nel 2023, i 9,5 miliardi totali, con una crescita del 6,9 per cento. Le perdite, per i giocatori, sono state di 1,53 miliardi. Cifre vicinissime al bilancio complessivo della Sanità pubblica dell’Emilia-Romagna. L’indagine evidenzia anche che le perdite nelle diverse forme di azzardo corrispondono al reddito netto da lavoro di quasi 100.000 lavoratrici e lavoratori della nostra Regione. Altro particolare che definisce la dimensione del fenomeno: oggi in Emilia-Romagna la raccolta d’azzardo corrisponde mediamente a quasi l’80 per cento della spesa alimentare. Tra il 2019 ed il 2023 è triplicata; prevale ancora, per poco, il gioco fisico sull’online, ma il sorpasso è ormai vicino, spinto dall’impiego degli smartphone. Difficile immaginare che ci sia solo divertimento dietro al giro dei 150 miliardi di euro (7 per cento in più del Pil nazionale) che rappresenta la raccolta italiana del gioco d’azzardo. Stando a quei numeri ogni italiano si gioca circa 3 mila euro all’anno, spesso del tutto perduti. E c’è chi si rovina la vita e il portafoglio. Ecco perché è quanto di meno assimilabile al gioco, anche se ne porta il nome. L’abuso dell’azzardo, sia esso fisico che on line, può innescare infatti una spirale avida quanto la più classica delle droghe. Nell’indagine c’è anche una denuncia della Cgil: "Sembra ormai arrivato alla fase conclusiva il tentativo di demolire la normativa che ha consentito a tanti amministratori della nostra regione di contenere in questi anni l’espansione dell’azzardo nel proprio territorio, attraverso lo strumento del distanziometro dai luoghi sensibili. Uno strumento che si vuole rendere solo simbolico, riducendo al contempo anche i poteri dei sindaci sugli orari d’apertura". Sulla stessa onda un intervento del senatore Marco Croatti (M5S): "Questo governo di biscazzieri continua a scommettere sul futuro dei nostri giovani, ad alimentare la piaga dell’azzardopatia che nel nostro Paese e nella nostra regione ha costi sociali sempre più drammatici, a rendere schiave del gioco le persone più deboli e fragili. È una vergogna."