
Domenica a Villalta la cerimonia per onorare i Caduti delle due guerre mondiali, con la partecipazione delle associazioni combattentistiche e la donazione di un crocefisso in memoria.
Domenica i cittadini di Villalta si stringeranno ancora una volta attorno al monumento della frazione per commemorare e onorare i propri Caduti nelle due guerre mondiali. Il cippo, inaugurato il 6 ottobre 1966 e restaurato dall’amministrazione nel 2020, riporta i nomi dei giovani villaltesi morti nei due conflitti, di cui 16 vittime nella guerra 1915-1918, 27 caduti tra il 1940 e il 1945, e 29 civili uccisi dai colpi dei soldati nemici. Sono per lo più dei ragazzi che hanno lasciato i propri affetti e le proprie case, per combattere in molti casi in terre lontane per la libertà del nostro Paese. Buona parte di questi giovani che non hanno fatto più ritorno, sono stati sepolti all’estero dove combattevano. Fra questi ci sono il caporal maggiore Dino Benini, le cui spoglie riposano, insieme ad altre 4.634 vittime (delle quali 2.187 senza nome), nel sacrario militare di El Alamein in Egitto; il fante Dino Romagnoli ucciso a soli 24 anni a Rodi in Grecia, e Giovanni Prati, classe 1921, caduto in Russia dove riposa in una fossa comune. Il primo appuntamento della cerimonia, voluta e organizzata dal Comitato Il Mulino e dalla parrocchia di Villalta, per ricordare le tante vite spezzate dalla barbarie delle guerre e per chiedere con forza la fine dei conflitti che ancora oggi seminano morte e dolore, è per le 10.15 di domenica mattina, quando si raduneranno gli esponenti delle associazioni combattentistiche e d’Arma del territorio. Seguirà la celebrazione della messa, presieduta dal don Giovanni Barduzzi. Durante la funzione il cavaliere ufficiale della Repubblica Giorgio Beleffi, in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria Reggimento Cavalleggeri di Alessandria-Cesena, donerà, in onere dei Caduti, un crocefisso realizzato da un fante deceduto nella prima guerra mondiale.