ERMANNO PASOLINI
Cronaca

Don Mirco e il tumore: “La malattia per me è un dono del Signore”

Il parroco di Villamarina e Gatteo Mare racconta come sta affrontando la sua battaglia: “In questa nuova condizione riscopro la bellezza della fede”

Don Mirco Bianchi ha inviato una lettera ai fedeli nel giorno del Santo Curato d’Ars, patrono dei sacerdoti e dei parroci, titolata “Grazie Signore Gesù per il dono della malattia”

Don Mirco Bianchi ha inviato una lettera ai fedeli nel giorno del Santo Curato d’Ars, patrono dei sacerdoti e dei parroci, titolata “Grazie Signore Gesù per il dono della malattia”

Cesena, 9 agosto 2025 – Quando la fede è più forte di qualsiasi cosa... Da qualche mese lotta contro un tumore e, con sorpresa, ha inviato una lettera agli amici, ai giovani e agli adulti, nel giorno della memoria del Santo Curato d’Ars, patrono dei sacerdoti e dei parroci di tutto il mondo, titolata “Grazie Signore Gesù per il dono della malattia”. E’ don Mirco Bianchi, originario di Bulgarnò di Cesena, 51 anni, parroco di Villamarina e Gatteo Mare dal 2013.

Don Mirco, prima di tutto come sta?

“Sto vivendo con grande serenità, letizia, forza e gioia il momento più bello della mia vita grazie al Signore Gesù”.

Perchè ha ringraziato il Signore per il tumore?

“Il Signore Gesù, nel Suo misterioso disegno, mi ha nuovamente raggiunto attraverso l’esperienza della malattia. In questa mia nuova condizione mi sta facendo riscoprire la bellezza della fede. Attraverso la malattia Gesù mi sta facendo vivere in maniera grande e autentica questo Giubileo della speranza. Senza questa malattia, forse, non avrei e non starei vivendo in maniera così intensa e vera questo grande tempo di grazia”.

Altre persone però quando scoprono di avere un tumore cadono nella disperazione totale...

“Non nascondo che quando mi è giunta la notizia della malattia è stato un po’ come essere raggiunti da un terremoto. Ma in maniera inaspettata mi sono ritrovato con una grande serenità, letizia, forza e gioia. Questa malattia non semplicemente l’ho abbracciata o accolta ma la sto scoprendo come un grande dono del Signore. Lungi da me dal voler desiderare la malattia, ma veramente oggi posso dire che sto vivendo il momento più bello della mia vita”.

Ma come?

“È sempre più vero che nella vita o si è grati o si è arrabbiati. Per tante persone la notizia di una malattia porta ad arrabbiarsi, per me e per tanti altri non è così. Per me è una grande predilezione e gratitudine: Signore, Tu mi hai scelto ancora, attraverso questa strada misteriosa ma percorribile. Ti ringrazio, Signore Gesù. Lì dove è fallito il mio progetto umano è subentrato il Tuo grande progetto di amore”.

Cosa si sente di dire alle persone colpite da questa malattia?

“Non abbiate paura di come il Signore Gesù vi raggiunge nella vita ma abbiate la gratitudine di riconoscerlo come unico Signore del cosmo e della storia. Attraverso questa malattia sto riscoprendo la bellezza e la grandezza della mia vita, il dono della fede, della fede della Chiesa, della preferenza di Gesù per me”.

Come vede il suo futuro?

“Continuo le terapie che i medici mi hanno indicato vivendo in modo sereno il mio cammino umano e di fede. Spesso vado avanti e indietro dagli ospedali che ormai sono diventati la mia terza casa. Nei prossimi giorni mi ritroverò con i ragazzi, gli adulti e i genitori con i quali ho vissuto il campo scuola in montagna alcune settimane fa”.

Ha anche un progetto che vuole portare avanti nel giorno di Ferragosto...

Il 15 agosto guiderò, come ho fatto negli anni passati, il 13° pellegrinaggio mariano a piedi della Riviera Romagnola, con partenza alle 5 della mattina dalla chiesa di Gatteo Mare e, dopo avere percorso sette chilometri, arriveremo nella chiesa di Villamarina dove celebrerò la Santa Messa”.

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