Don Tullio Proserpio parla della spiritualità nella cura dei malati

Prosegue l’ attività dell’ Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute della Diocesi di Cesena Sarsina con la programmazione dell’ incontro pubblico che si svolgerà a Cesena presso il Seminario Diocesano (via del Seminario) domani sera alle ore 20,45 sul tema "La spiritualità nella cura. Condivisione di una esperienza". Relatore in dialogo con i presenti sarà don Tullio Proserpio, cappellano dell’ Istituto Nazionale Tumori di Milano.

Lombardo, nato a Carugo in provincia di Como nel 1964, don Proserpio, dopo la laurea in Architettura, a 26 anni è entrato in seminario, venendo ordinato sacerdote nel 1996. Dal 2003 è cappellano all’ Istituto Nazionale Tumori dove nella sua missione ha avuto modo di assistere e accompagnare pazienti con patologie importanti non solo italiani, relazionandosi, quindi, con persone di culture e religioni diverse. La sua esperienza di cappellano è quella di affiancare al trattamento medico la cura spirituale.

Su questo tema don Proserpio ha pubblicato il libro "La spiritualità nella cura. Dialoghi tra clinica, psicologia e pastorale" (San Paolo Edizioni, 2022) scritto insieme al medico Carlo Alfredo Clerici, anch’ egli in servizio nello stesso ospedale milanese, con prefazione di Papa Francesco. Nel testo gli autori si interrogano sulla possibilità di una alleanza tra medicina e spiritualità, in un ambito sanitario sempre più caratterizzato da tecnologia, standardizzazione e ricerca della efficienza delle prestazioni. Partendo dall’ analisi dell’ organizzazione delle cure e dei bisogni più profondi dei pazienti e dei loro familiari, don Proserpio e Clerici si dicono convinti della possibilità di percorsi formativi, di collaborazione e di nuove routine delle equipe sanitarie nei quali ascolto e presa in carico della dimensione spirituale del paziente sono fondamentali nel dare sostegno alla persona, offrendo una prospettiva alla domanda di senso e significato presente in ogni persona.

Paolo Poponessi