ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

"Due assessori sono di troppo". Fratelli d’Italia chiede di ridurli

Emendamento al bilancio. "Serve per abbassare gli aumenti delle tariffe, via anche uno dallo staff del sindaco"

Il capogruppo Marco Casali con il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia nella sede in piazza del Popolo alla presentazione degli emendamenti al bilancio

Il capogruppo Marco Casali con il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia nella sede in piazza del Popolo alla presentazione degli emendamenti al bilancio

Troppo comodo far riversare dal bilancio preventivo 2025 sui contribuenti gli aumenti, pari a cinque milioni, invece che contribuire a ridurre i costi con interventi sulla gestione amministrativa che comprenda anche la riduzione di due assessori e di un addetto dello staff del sindaco. L’utilizzo dell’accetta è solo una delle proposte contenute nei dieci emendamenti dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia presentati dal capogruppo Marco Casali nella sede del partito in piazza del Popolo insieme ai sei consiglieri.

Casali si è felicitato che dopo cinque anni siano tornati gli emendamenti al bilancio presentati dall’opposizione, ha menzionato che di 47 interrogazioni finora presentate nella legislatura trenta siano di FdI, ha rimarcato poi che una manovra così sostanziosa fatta ad inizio sindacatura sia uno strumento opportunistico per poter contare su bilanci sempre attivi e ha aggiunto che l’accumulo degli avanzi di bilancio non è pratica virtuosa perché presuppone entrate superiori alle necessità. Casali si è quindi soffermato sull’aumento del tassazione e delle tariffe.

"L’aumento del 26% dell’addizionale Irpef – ha osservato – equivale a quasi due milioni di euro ed, è una stangata che verrà pagata soprattutto dalle fasce a reddito medio medio basse. L’altra salassata riguarda i servizi a domanda individuale e le tariffe: dalle tasche delle famiglie cesenati spariranno 471mila euro per coprire i costi con un aumento del 19% al giorno del costo delle tariffe.

"Le nostre proposte di emendamenti – ha spiegato Casali – intendono ridurre l’aumento dei costi dei pasti delle scuole cesenati. Il primo emendamento mira a recuperare un somma di 212mila sui servizi culturali, il secondo 259mila attraverso la riduzione degli assessori de nove a sette e l’eliminazione di un’unità nello staff del sindaco più impegnato nella campagna elettorale che nell’attività del sindaco stesso, e la soppressone del servizio BusSì, il trasporto pubblico a chiamata nelle frazioni. Il taglio degli assessori non è banale e demagogica lotta alla casta, ma una razionalizzazione che deve avvenire nel momento del bisogno, come questo".