
Il popolo bianconero è pronto a sottoscrivere abbonamenti, aspettando le mosse di mercato per accendere l'entusiasmo.
I tasti toccati sono quelli giusti, la passione è incrollabile e il popolo bianconero ha già iniziato a sottoscrivere i primi abbonamenti. Anche se la sensazione è che al secondo anno in cadetteria, uno degli ingredienti più attesi per accendere la miccia dell’entusiasmo, debba arrivare dalla campagna acquisti.
Alessio Checchia, presidente del Centro Coordinamento Club, che aria si respira tra i tifosi?
"Quello che dice il club è vero: tanti non vedono l’ora che inizi la campagna abbonamenti per correre a sottoscrivere la tessera. In questi casi c’è soltanto una cosa da dire: l’amore per il Cesena viene prima di qualsiasi altra cosa. Dopo di che, probabilmente tanti altri in questo momento stanno aspettando alla finestra, in attesa di vedere le prime mosse sul mercato".
I nomi importanti sono sempre una calamita.
"Vale per tutte le categorie. Se tra i grandi club si punta al ’top player’ il discorso resta analogo, ovviamente con le dovute proporzioni, anche per quello che riguarda il Cesena".
Siamo al secondo anno di B, che forse ha meno charme del primo...
"Non necessariamente. E’ chiaro che superare le 8.000 tessere battendo così il numero dello scorso campionato è un obiettivo molto ambizioso, ma vedremo nel corso delle settimane. Anche in base alle sensazioni che arriveranno dal campo. E dai nuovi contratti".
Che dice dello spot della campagna abbonamenti?
"Che colpisce nel segno, perché descrive esattamente i nostri tifosi".
Nella stagione alle spalle, l’Orogel Stadium si è confermato uno tra gli impianti più frequentati, ma in trasferta i numeri sono scesi.
"Le limitazioni e i divieti pesano tanto, purtroppo".
Spiragli per un futuro diverso?
"Vorrei dire sì, ma nell’immediato resto realista: c’è troppo poco tempo a disposizione, prefiguro un trend sulla falsariga del campionato appena concluso. Però noi non demordiamo: stiamo continuando a lavorare per ridare piena legittimazione alla figura del tifoso, nell’auspicio che il quadro cambi il prima possibile".
Nuovo ds, squadra da rifare. Sensazioni preliminari?
"Nel calcio parlano i fatti e i tifosi aspettano quelli. Con fiducia, ovviamente".
E’ presto per sognare la A?
"La prima richiesta alla squadra, qualunque essa sarà, è quella di metterci l’anima, sempre. Il clima in vista dell’inizio è comunque decisamente positivo".
Sono aumentati i prezzi.
"Vero, ma d’altra parte di questi tempi aumenta tutto, in ogni settore, intrattenimento compreso. Molti hanno però apprezzato l’atteggiamento della società, che non ha stravolto le cose. Indicativamente parliamo di un aumento di una quindicina di euro da spalmare su tutta la stagione".
Lo stadio cambierà volto.
"Dei nuovi progetti sappiamo pochissimo. E’ chiaro che il club intende prolungare il più possibile la presenza dei tifosi all’interno dell’impianto: non servirà molto per capire se l’idea ha fatto centro".
Rilancio delle attività pregara, ospitalità anche i nei distinti...
"Il Village lo scorso anno era stato apprezzato, tanto che abbiamo anche raccolto svariate segnalazioni di chi chiedeva di poter estendere questo tipo di esperienza anche ad altri settori e non solo ai distinti. Vedremo cosa succederà nel corso dell’anno. Riguardo ai nuovi pacchetti che prevedono il servizio hospitality invece, il nostro modello di tifoso è ancorato alla tradizione e alle sue abitudini. L’opzione che prevede anche il pasto incorpora ovviamente anche un amento di prezzo legato al tipo di servizio: per ora stiamo ricevendo domande e richieste di informazioni. Per le valutazioni servirà attendere i dati a fine campagna".