REDAZIONE CESENA

"E il cuore mi sorrise", Guiducci ripercorre la sua infanzia difficile

"E il cuore mi sorrise". Come le parole che pongono il lieto fine a una fiaba rasserenando ogni bambino, quel...

"E il cuore mi sorrise". Come le parole che pongono il lieto fine a una fiaba rasserenando ogni bambino, quel sorriso al cuore è finalmente arrivato nella vita di Ghennady Guiducci che così titola la sua più recente pubblicazione da presentare sabato alle 17.30, alla libreria Mondadori di viale Carducci. Dopo il saggio "Divenire figli", il 30enne Ghennady docente in una scuola primaria, alla seconda laurea in ambito pedagogico, si addentra nuovamente nei meandri non felici dell’infanzia trascorsa fino ai 9 anni in un orfanotrofio della Bielorussia, dove è vissuto fino all’adozione da parte di mamma Cristina e papà Giovanni. Nella presentazione lo affiancano Iryna Tsishuk, bielorussa con una analoga esperienza personale, e Raffaella Candoli, la cui associazione ha consentito a diversi destini di incrociarsi e di trovare una svolta insperata. Ghennady: nome della terra d’origine che la famiglia ha mantenuto per l’etimologia dal greco "ben generato" e Guiducci, cognome nostrano. Una dicotomia oggi ben superata, ma che tuttavia lo ha messo alla prova anche nella nuova vita a Cesena: quegli episodi di bullismo dei compagni di scuola, ben presto stoppati con caparbietà superandoli nelle tabelline; quelle osservazioni ben poco caute di chi non ravvisava una somiglianza coi genitori. Ma ci sono anche aspetti che a distanza di anni lo riconciliano con il paese nativo, nella predilezione per alcuni cibi, quali le zuppe, il pane nero, il succo di betulla. "Intervisto spesso, con assoluto tatto - scrive ‘Ghienna’ – il piccolo orfano dentro di me per non dimenticare le mie radici". E se l’autore si è dedicato allo studio della pedagogia e all’insegnamento è probabilmente per comprendere le ferite che gli sono state inferte e per non ripetere quei metodi antieducativi subiti dalle sorveglianti che spaventavano i piccoli nei loro letti, piuttosto che confortarli. Comportamenti che ci rimandano ai piccoli eroi orfani della passata letteratura dell’infanzia: Remy, Tom Sayer, Oliver Twist, che hanno fatto della loro condizione un punto di forza. In fondo è dal dolore che è nata la voglia di riscatto di Ghienna. "Un giorno forse, il pianto sano dei bambini sarà per me solo un suono sereno, un canto di pace che risuonerà al mondo". Il ricavato della vendita dei volumi sarà devoluto a Piccolo Mondo odv.