
La signora Bagni ha compiuto 105 anni il 23 settembre: "Ho qualche acciacco, ma il cervello funziona"
Giordani
L’anno che arriva per Elsa Bagni sarà il 106° della sua lunga vita. E davanti alla sua prodigiosa memoria, ai suoi racconti vibranti, alle sue battute piene di verità e humor, ci s’interroga sul mistero del destino che tocca in sorte ad ogni umano. Quando è nata Elsa una pace tanto agognata aveva siglato la fine di una guerra terrificante e la povertà imperava. Un tempo lontano per un testimone diretto che, però, la signora Elsa (Nonna Bisa, ossia bisavola, come la chiamano i nipoti e i bis nipoti), ricorda come se fosse ieri. E ci scherza su, con arguzia sorprendente: "Sono ancora giovane, sono nata il 23 settembre del 1919. Non mi sento per niente vecchia. C’è gente più giovane di me che però sembra tanto più anziana. Ho qualche disturbo ma il cervello mi funziona". Poco più di un mese fa si era presentata al seggio di Tessello per esercitare il suo diritto di voto alle elezioni regionali.
Signora Elsa ma cosa ha fatto per essere così in forma a 105 anni?
"Non lo so. Ho lavorato. Veramente tanto. Ho sgobbato per tutta la vita. Sarà quello il segreto per vivere tanto".
Cosa ricorda della sua giovinezza?
"La miseria… Quanta miseria! Sono nata a San Vittore, a 10 anni, dopo aver fatto la quarta elementare, sono andata a Cesena a badare un bambino. Ma facevo anche tutti i lavori di casa. Lavavo i pavimenti in ginocchio, dicevano che lo scopone rovinava i mobili. Mi trattavano male, ma io non l’ho mai detto alla mia mamma. Poi sono andata a servizio in via Don Minzoni, dove sono stata meglio anche se mi occupavo di tutta la casa. In seguito ho lavorato all’Arrigoni e nei magazzini della frutta".
E poi ha incontrato suo marito Bibi.
"Non l’ho incontrato, ci conoscevamo da sempre. Avevo 14 anni quando mi sono innamorata di lui, ci siamo sposati nel ‘39. E’ stato l’unico uomo della mia vita. Un amore grandissimo, come ce ne sono pochi al mondo. Purtroppo è morto a 52 anni nel 1967. Per farci la casa abbiamo aspettato il prestito di duemila lire per chi si sposava prima dei 25 anni. Ma quei soldi non arrivavano mai. Lui faceva il muratore e di soldi per la casa non ne avevamo. Quel prestito è arrivato 8 mesi dopo, ma nel frattempo è arrivata anche la cartolina militare e lui, per la guerra, è stato via 6 anni. Un inferno. E’ tornato a febbraio e a novembre è nata Oretta, la nostra unica figlia. Lei, le mie tre nipoti e i miei tre bisnipoti sono i miei tesori".
Ora come vive?
"Abito in questa bellissima Collina del Sole, a San Mamante, come l’ha ribattezzata mia figlia Oretta, che è naturopata e ha creato una scuola e l’erboristeria La Mandragola. Sono 18 ettari, c’è un bellissimo bosco e si vede il mare".
Come passa le sue giornate? "Ho molto da fare, faccio ai ferri delle piccole scarpette di lana che poi vengono riempite di lavanda e si usano per profumare gli armadi e i cassetti. Ricamo anche, ma non ci vedo tanto bene. In passato ho ricamato chilometri di tende, tovaglie, lenzuoli e federe. Mi chiedevano se avevo frequentato la scuola fiorentina di ricamo, ma io ho fatto sempre tutto da sola. Mi ero presa la macchina da cucire con i soldi che mio marito mi aveva dato per comprarmi una catenina d’oro".
Cosa si augura per il 2025?
"La pace. Sia in famiglia che nel mondo. E di stare in salute. Mangio poco, una tazzina di riso a mezzogiorno e una alla sera. Poi prendo pappa reale, propoli e ginseng". E chissà che non sia questa la formula della longevità.