Cesena, 22esimo colpo all’Eni Cafè

E’ il triste bilancio dell’ennesimo colpo subito dai gestori dell’Eni Café sulla Secante, finito nel mirino per la ventiduesima volta nell’arco di undici anni

Cesena, 22esimo colpo all’Eni Cafè

Cesena, 22esimo colpo all’Eni Cafè

Cesena, 14 marzo 2019-La vetrata laterale del bar frantumata utilizzando un blocco di cemento, sigarette, contanti e gratta e vinci rubati e un danno complessivo di circa diecimila euro.

E’ il triste bilancio dell’ennesimo colpo subito dai gestori dell’Eni Café sulla Secante, finito nel mirino dei ladri per la ventiduesima volta nell’arco di undici anni.

‘La situazione è insostenibile - si sfoga il titolare Massimo Lo Russo - Ormai non so più che parole usare per descrivere la frustrazione che proviamo. Questa volta tra l’altro il colpo è avvenuto intorno alle 21.40 di sera, dunque non a notte inoltrata, a dimostrazione del fatto che gli scassinatori ormai non temono più niente’.

Dunque martedì sera, mentre la Juventus incollava alla tv tutti gli appassionati calciofili, tre persone evidentemente con altri interessi, coi volti travisati e a bordo di un’auto rubata, hanno raggiunto l’area di servizio protetta da una dozzina di telecamere e dall’impianto di allarme. Niente di tutto ciò li ha fermati.

‘Appena ho ricevuto la segnalazione dell’effrazione - riprende Lo Russo - sono corso al bar e mi sono imbattuto in quello che probabilmente era il palo, che stava scappando. Anche le forze dell’ordine sono arrivate nel giro di pochissimo tempo e hanno come sempre dimostrato la loro massima disponibilità e professionalità, mettendosi al lavoro per rintracciare i responsabili. Il loro lavoro è encomiabile, ma il problema è a monte’.

Lo Russo chiede la certezza della pena per chi viene riconosciuto colpevole di furti ed effrazioni, unica soluzione a suo avviso per porre fine al dilagare di un fenomeno che nel suo caso ha assunto connotazioni macroscopiche.

‘Con che spirito devo continuare a lavorare? Ho fatto di tutto per rendere sicuri i miei locali, ma è stato inutile. Dove sono le tutele per chi lavora, quando chi commette questo genere di reati, anche quando viene individuato e fermato, dopo poche ore torna in libertà?’.

Nel frattempo è cominciata la conta dei danni, i cui effetti sono inequivocabili, come dimostra la vetrata sfondata e coperta, in attesa della sostituzione, con un grosso frigorifero. Il vetro frantumato è ancora a terra, accostato al bancone del bar, dietro al quale mancano le sigarette, i gratta e vinci e il fondocassa.

‘Che dobbiamo fare? Svuotare gli scaffali ogni sera, portarci a casa la merce durante la notte e riallestire tutto la mattina seguente? La situazione è surreale, servono soluzioni, non parole’.