Enzo Lattuca, un anno da sindaco

di Elide Giordani

Antonella Celletti, consigliera comunale della Lega, da 1 a 10 che voto darebbe a Enzo Lattuca per il suo primo anno da sindaco?

"Darei un voto largamente insufficiente, un 4 e mezzo, non di più. Ma direi che un voto ancora non glielo si può dare, e non solo perché c’è stata di mezzo l’emergenza Covid, gestita tra l’altro non certo al meglio, ma per tutto il non fatto di questi mesi".

Ossia il sindaco è stato inadempiente rispetto al proprio programma?

"Non solo, è che ad oggi non ci ha fatto capire che tipo di città possa emergere dall’iniziativa di questa giunta, che ancora pare non sapere cosa farà da grande".

Cosa si sarebbe aspettata in questo primo anno di governo della città?

"Intanto che potesse diventare realtà la formula magica cambiamentodiscontinuità rispetto ai governi precedenti, leitmotiv della campagna elettorale di Lattuca. Non basta cambiare le persone, sono le scelte che devono essere diverse. In questa giunta ci sono assessori che non hanno dato fino ad ora un apporto che la città possa valutare. Inclassificabili, dunque. Faccio un distinguo per Camillo Acerbi che, invece, ha migliorato le performance del suo predecessore".

Delusi dunque di questi primi 365 giorni?

"No, è la conferma di quanto già ci aspettavamo. Quando proponiamo cose positive la giunta alza una barriera di rifiuto per poi adottare le medesime misure come se uscissero dalla maggioranza. Faccio esempi: la gestione del canile e del gattile, lo slittamento dell’Imu, l’ampliamento delle aree per i bar e i ristoranti, l’azzeramento della Cosap e della tassa di soggiorno, erano tutte nostre proposte. Inoltre abbiamo chiesto un confronto sul cambio della circolazione in centro ma senza alcun successo".