Evasione, dure condanne per tutti gli imputati

Quella più pesante per l’imprenditore Gianluca Salcini: 4 anni di reclusione. Per gli altri cinque imputati pene fra un anno e dieci mesi e tre anni

Evasione, dure condanne  per tutti gli imputati

Evasione, dure condanne per tutti gli imputati

di Paolo Morelli

Mano pesante del giudice Ilaria Rosati nella sentenza contro l’imprenditore cesenate Gianluca Salcini e degli autotrasportatori che secondo l’accusa avrebbero collaborato con lui per nascondere al fisco 52 milioni di euro di ricavi nel periodo 2009-2016 utilizzando fatture emesse per operazioni inesistenti o con importi gonfiati.

A conclusione del processo di primo grado iniziato nel 2018, sviluppatosi per oltre venti udienze nell’arco di quasi cinque anni, fra cambi di giudice, unificazione di fascicoli e rinvii per la pandemia, la sentenza, letta ieri poco dopo le 15 in tribunale a Forlì, ha visto la conferma della tesi accusatoria della procura della Repubblica, rappresentata dal pm Sara Posa, ma una mitigazione delle richieste di pena presentate nell’udienza del 2 dicembre scorso che andavano dai sei anni di reclusione per Salcini a sei mesi per Gaetano e Santo Catania.

Nel dispositivo della sentenza, piuttosto articolato perché alcuni reati sono stati dichiarati prescritti ed è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici e la confisca di somme pari all’evasione fiscale contestata, si legge che Gianluca Salcini (difeso dall’avvocato Elisabetta Busuito di Roma) è stato condannato a quattro anni di reclusione, Gaetano Catania (difeso dall’avvocato Alberto Bricchi) a 3 anni e 4 mesi, Santo Catania (avvocato Silvia Scaini) a 3 anni, Enrico Siclari a 2 anni e 4 mesi, Vincenzo Celi a 1 anno e 10 mesi con la sospensione condizionale, Antonio Giovanni Celi a 2 anni e 6 mesi. Questi ultimi tre imputati erano difesi dall’avvocato Riccardo Luzi che ha così commentato: "Per un compiuto commento della sentenza attendo di leggere le motivazioni (per le quali il giudice ha stabilito il termine massimo di 90 giorni, n.d.r.). In ogni caso le pene per i miei assistiti appaiono quelle piu contenute".

Più articolato il commento dell’avvocato Elisabetta Busuito, che preannuncia l’intenzione di ricorrere in appello contro la sentenza: "La base della tesi accusatoria era che le imprese di Salcini non avessero né i mezzi né gli uomini per effettuare i servizi di trasporto contestati, ma abbamo dimostrato che non era così sulla base delle risultanze delle indagini della guardia di finanza, per cui sono curiosa di vedere come sarà motivata la condanna".

Nei 5 anni intercorsi tra il rinvio a giudizio e la sentenza le imprese di Salcini hanno rischiato la chiusura per mancanza di liquidità in seguito al sequestro di 8 milioni di euro, poi si sono riprese e continuano a funzionare bene nonostante tre anni fa sia stata aperta un’altra indagine ancora in fase preliminare.