Evasione, il pm chiede pene fino a sei anni

Sta per arrivare alla conclusione il processo per evasione fiscale e reati collegati che vede come principale imputato l’imprenditore cesenate Gianluca Salcini. La causa è iniziata quattro anni e mezzo fa e fino a ora si è sviluppata in 19 udienze, fra cambi di giudice, unificazione di due fascicoli processuali e rinvii causati dal Covid-19. Salcini è accusato di aver celato al fisco 52 milioni di euro di ricavi nel periodo 2011-2016 utilizzando fatture emesse per operazioni inesistenti o con corrispettivi gonfiati. Insieme a lui sono imputati cinque autotrasportatori che collaboravano con le sue aziende.

Ieri c’è stata la requisitoria del pubblico ministero Sara Posa che ha condotto con particolare attenzione e puntigliosità tutta l’istruttoria dibattimentale cercando di dimostrare la colpevolezza di tutti gli imputati per i quali, al termine del suo intervento, ha chiesto la condanna: sei anni di reclusione per Gianluca Salcini; sei mesi per Gaetano e Santo Catania, entrambi originari della Sicilia; pene comprese tra un anno e nove mesi e tre anni e otto mesi per Enrico Siclari, Vincenzo e Antonio Celi, tutti e tre originari della provincia di Reggio Calabria. Il giudice Ilaria Rosati ha fissato la prossima udienza, nella quale ci dovrebbe essere la sentenza a conclusione del le arringhe degli avvocati difensori, al 23 dicembre.