Figlia sottratta al padre Il giudice: "Torni in Italia"

La sentenza del tribunale polacco ordina l’immediato rientro della bimba . Il 45enne cesenate: "Non so dove la mia ex moglie la tenga nascosta"

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di Annamaria Senni

"Il giudice ha deciso per il rientro immediato in Italia di mia figlia, ma nessuno sa dov’è". Un 45enne cesenate sta vivendo ore di tensione per la scomparsa della piccola di sette anni, la cui madre (una trentenne polacca) è accusata di sottrazione internazionale di minore. La donna ieri doveva comparire in tribunale a Stettino in Polonia, assieme alla figlia, ma non si è presentata. Presente solo il suo avvocato, che era meravigliato, quanto la corte, dell’assenza della cliente. Il giudice di primo grado, ieri all’esito dell’udienza, ha stabilito che la bimba di sette anni debba far rientro entro dieci giorni nel territtorio italiano. La sentenza, emessa grazie all’applicazione della convenzione dell’Aia, non lascia spazio a dubbi. Ma nonostante questo, il padre della piccola (un fisioterapista di 45 anni di Cesena) è estremamente preoccupato per le sorti della sua bambina, che non vede da otto mesi.

Assistito dagli avvocati Sofia Carlino, Barbara Urbini e Michal Marszal, il 45enne cesenate ha raccontato al giudice che la sua ex moglie è partita con la piccola a settembre dicendo che doveva recarsi nel paese d’origine per problemi di salute dei familiari e da allora non è più tornata. Una settimana fa c’è stata la prima udienza a cui la madre della piccola ha presenziato senza la bambina e senza riferire dove si trovava la piccola. "Sono molto provato - ha raccontato il padre che ha partecipato all’udienza in Polonia - avevo preso per mia figlia un regalo ed ero emozionato perché sapevo che dopo tanti mesi l’avrei potuta riabbracciare. Ora non so dove sia mia figlia: è sparita con la madre, e ho paura che non la riusciranno a trovare".

Alla donna è già contestato il reato di sottrazione internazionale di minore, ed ora è plausibile che possa aggiungersi quello di sequestro di persona. La denuncia è partita immediata ieri pomeriggio ad opera del legale polacco.

"Abbiamo una bambina che è stata fatta sparire da mesi - dice l’avvocatessa Barbara Urbini - e di certo questa fuga è un gesto che ha un enorme significato. Già la piccola è stata iscritta nelle liste Schengen, per cui sarebbe difficile per la madre oltrepassare le frontiere". "La madre non ha rivelato al giudice dove trattiene la bambina - aggiunge il legale Sofia Carlino - e neppure i nonni materni, che abitano in Polonia e l’hanno vista mesi fa, sanno dova possa essere".

La bimba è nata a Cesena nel 2015. Il matrimonio tra i genitori non ha funzionato e i due si sono separati in modo non proprio pacifico. Per la figlia era stato stabilito un affidamento congiunto: due giorni alla settimana e a weekend alterni con il padre e il resto del tempo con la madre. Le cose hanno funzionato per un po’. "Mia figlia è una bambina vivace, intelligente, le piace giocare - continua il padre - pochi giorni dopo l’inizio della seconda elementare a Cesena, la mia ex moglie l’ha portata via, da allora l’ho sentita poche volte al telefono".