
Filippo Fusco ai tempi della sua collaborazione col Bologna
Sarà un’estate intensa per Filippo Fusco (classe 1969) il nuovo ds del Cesena (ufficializzato ieri) che ha preso il posto di Fabio Artico firmando un accordo di un anno (96mila euro netti) con rinnovo automatico in caso di promozione.
La B non la frequenta dal 2016-17 ma la vinse con il Verona; l’esperienza è tanta e a tutti i livelli. Ha collaborato con Napoli e Benevento, è stato ds di Foggia, Bologna, Verona e nel San Fernando nella terza serie spagnola, ha gestito la Juve Under 23 e la Primavera bianconera. Infine due anni fa era alla Spal con il dg del Cavalluccio Corrado di Taranto. Un ampio bagaglio di conoscenze che gli servirà tantissimo.
Infatti questo Cesena, con un budget che non dovrebbe essere inferiore a quello dello scorso anno e con l’obiettivo di annoverare meno prestiti onerosi, incentivi all’esodo e lavorare più in prospettiva, andrà sistemato profondamente. Soprattutto in alcuni settori, attacco da rifare; Cristian Shpendi è sul mercato, a gennaio dopo che era stato a lungo capocannoniere con 10 reti (in totale ne ha segnate 11) la sua valutazione poteva sfiorare i 9-10 milioni ora quelle cifre diventano molto difficili. Tanti corteggiatori ha anche il tosto Matteo Francesconi, più facile che possa restare Nicola Berti partito bene in B poi ha conosciuto tentennamenti anche per cambiamenti tattici.
Il confermato Mignani invece potrà incidere molto di più sulla costruzione della squadra, la scorsa stagione la trovò quasi fatta per D’Aversa che all’improvviso fece dietrofront per Empoli. In difesa rientrerà una pedina determinante nel Cesena dei record in C e smaniosa del bianconero come Luigi Silvestri che in prestito a Trapani ha collezionato 26 presenze e 4 reti. Tra i pali non dovrebbe essere rinnovato il contratto (in scadenza) a Matteo Pisseri, arriva invece a giugno 2026 quello dell’altro portiere Siano che potrebbe restare. Il titolare Jonathan Klinsmann è stato tra i migliori portieri cadetti, ha mercato, ambizioni e dovrebbe partire: ha richieste dall’estero, in A in Italia è sotto la lente di Torino e Sassuolo ma vorrebbe giocare o almeno ‘giocarsela’ alla pari infatti punta al mondiale con gli Sati Uniti. Se dovesse restare in B sarà Cesena dove ha tutto per continuare a convincere.
A centrocampo servono interventi decisi. Mirko Antonucci era in prestito dallo Spezia e non tornerà, Simone Bastoni è stato troppo alterno; su questi esperti giocatori gli investimenti erano stati di rilievo. Bene ha fatto da gennaio Dario Saric, grinta e qualità, ma era in prestito ed è di nuovo a Palermo. A lui la Romagna bianconera (già conosciuta da ragazzino) è piaciuta, ritornerebbe però ora è rosanero. Attacco tutto da rifare, Cristian Shpendi è in partenza, Russo e Lagumina (entrambi in prestito) rientreranno a Sassuolo e Sampdoria, non hanno mantenuto le attese; in particolare il secondo è costato molto. Per Filippo Fusco quindi tanto ma stimolante lavoro, Mignani poi finalmente potrà avere una squadra molto più sua rispetto a un anno fa.