REDAZIONE CESENA

Filopatridi al 374esimo anno accademico

L’inaugurazione oggi. Conferenza sul canonico. Luigi Nardi, poi l’investitura. dei nuovi accademici.

Un ritratto del canonico Luigi Nardi

Un ritratto del canonico Luigi Nardi

A Savignano sul Rubicone, oggi, alle 10, nell’aula magna avrà luogo l’inaugurazione del 374esimo anno accademico 2024-2025 della Rubiconia Accademia dei Filopatridi nata nel 1651 come Accademia degli Incolti e rifondata nel 1801 da Bartolomeo Borghesi, Giulio Perticari e Girolamo Amati. Dopo i saluti, il presidente Edoardo Turci e l’accademico Alfredo Sansone dell’Università di Urbino, terranno una conferenza sul canonico Luigi Nardi, nato a Savignano di Romagna nel 1777 e scomparso a Rimini nel 1837. Seguirà l’investitura ufficiale degli accademici nominati nel 2024 con la consegna agli stessi del diploma, del medaglione con collare recate lo stemma dell’accademia. Intermezzo musicale curato dall’accademico Achille Galassi, savignanese, del conservatorio Frescobaldi di Ferrara. Al termine della tornata verrà distribuita una copia del volume su Luigi Nardi, edito dalla società editrice ’Il Ponte Vecchio’ di Cesena e curato dal presidente. Le attività sono realizzate grazie al contributo concesso dalla direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura e vari con enti benemeriti e sostenitori.

I nuovi accademici. A tutt’oggi i soci dell’Accademia dei Filopatridi sono 277. Il canonico Luigi Nardi (Savignano di Romagna 1777-Rimini 1837) fa parte di quella grande stagione di fioritura culturale che sperimentò la Romagna tra la seconda metà del Settecento e il secolo successivo. La sua parabola di studioso condivide infatti quella medesima poliedricità di interessi che si riscontra nei più celebri nomi dei conterranei Giovanni Cristofano Amaduzzi (1740-1792), Gaetano Marini (1742-1815), Girolamo Amati (1768-1834) e Bartolomeo Borghesi (1781-1860), per fare solo alcuni esempi illustri. Luigi Nardi fu infatti archeologo, filologo, poeta, storico e teologo, attività abilmente coordinate da una naturale predisposizione allo studio e all’approfondimento. Che cosa è possibile ricavare oggi, a distanza di quasi due secoli dalla sua scomparsa, da questa esperienza di vita e di ricerca? È questa la domanda a cui si cercherà di rispondere ripercorrendo alcuni momenti salienti del percorso esistenziale di Luigi Nardi, evidenziando i pregi e i difetti di un uomo che si trovò a vivere in un periodo complesso e pieno di contraddizioni, non tanto dissimile da quello che stiamo attraversando ai nostri giorni.

e. p.