Fine vita: l’incontro con Barducci

L’autore de ’Il tuo silenzio’ dialoga con il filosofo Diego Fusaro e il medico anestestsita rianimatore Luca Aiello

Fine vita: l’incontro con Barducci

Fine vita: l’incontro con Barducci

Il Rotary Club Cesenatico Mare è protagonista di molte iniziative, organizzate dai volontari con in testa la presidente Lalla Bertolozzi. Domani alle 20, nel salone del Grand Hotel Da Vinci, si terrà un incontro culturale sul tema "Il senso della vita", in cui lo scrittore e giornalista Sergio Barducci presenterà il suo libro "Nel tuo silenzio" e interverranno il filosofo Diego Fusaro, il medico anestesista e rianimatore Luca Aiello, il presidente delle Camere Penali di Ravenna Carlo Benini nelle vesti di moderatore e lo scrittore Emilio Scarselli socio del Rotary Club Cesenatico Mare.

Barducci racconterà la storia di un padre di famiglia che ha deciso di tenere a casa e accudire per 29 anni la moglie, purtroppo finita in uno stadio vegetativo in seguito ad un arresto cardiaco. "Nel tuo silenzio" è la vera storia di Angela e Nazzareno, due giovani innamorati fin dal liceo colpiti da un’enorme tragedia. È la storia che ha liberamente ispirato la serie televisiva "Buongiorno Mamma" e ha colpito milioni di persone. Angela e Nazzareno avevano 26 anni, si erano sposati nella chiesa parrocchiale di Avezzano, per un passo in cui credevano tanto: costruire una famiglia e vivere felici. Dieci anni dopo, però, mentre erano a tavola con le cinque figlie, in una frazione di secondo tutto è cambiato, quando Angela si è accasciata colpita da un infarto.

Una carenza di potassio aveva irrimediabilmente danneggiato il suo cervello. Era il 23 gennaio 1988 e da allora iniziò il lungo calvario in vari ospedali, fino alla decisione di Nazzareno di portarla a casa con sé, contro il parere di tutti. Per 29 anni Nazzareno si occupò delle quotidianità della moglie, alimentandola con un sondino nasogastrico, senza mai un attimo di cedimento, di ripensamento, crescendo nel frattempo le loro cinque figlie, che oggi gli hanno dato undici nipoti.

"Il tema è molto delicato ed entra nella intimità di ognuno, con riflessi soggettivi che ci fanno pensare a dei giudizi ma avrebbero bisogno piuttosto di accoglienza e comprensione – dice Bertolozzi –. Spero possa essere un momento di condivisione, senza la ricerca di una verità o di una soluzione, ma la consapevolezza che non c’è un pensiero giusto nè uno sbagliato, ma tanti vissuti e tante esperienze da comprendere e, potendo, da accettare".

Giacomo Mascellani