"Fratelli Cervi, una lezione di libertà"

David Riondino sul palco del ‘Dolcini’ di Mercato con letture e immagini dal film di Gianni Puccini

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di Filippo Aletti

La tragica vicenda dei sette fratelli Cervi è al centro dell’inedito spettacolo che l’attore David Riondino presenterà questo venerdì alle 21 al Dolcini di Mercato Saraceno. L’artista fiorentino porterà in scena un’esibizione legata al format ‘Lo schermo sul leggio’ di Marescotti, unendo insieme il libro e il film dedicati al ricordo di questi giovanissimi ragazzi morti durante la Resistenza. I biglietti per lo spettacolo sono disponibili sul sito di Vivaticket.

Riondino, cosa vedrà il pubblico sul palco?

"Porterò in scena un monologo dedicato al ricordo dei sette fratelli Cervi, dei ragazzi morti tragicamente mentre cercavano di liberare il nostro Paese durante la Resistenza. Alle mie parole si intervallano le immagini tratte dal film omonimo di Gianni Puccini".

Come mai ha scelto questa vicenda per il suo spettacolo?

"In concomitanza con la data 25 aprile credo sia giusto ricordare questi eroi che hanno dato tutto per la libertà. In passato, inoltre, ho avuto la fortuna di conoscere uno degli ultimi eredi della famiglia, che ancora oggi gestisce una fondazione per cui mi sono esibito spesso. La loro storia mi ha sempre colpito molto e ora come non mai è necessario tenere viva la memoria dell’antifascismo".

Cosa si può trarre da questa storia?

"Spesso si dice che i ragazzi, proprio per la loro giovane età, non siano abbastanza maturi. La tragica verità è che le guerre invece le combattono proprio loro, su decisione di gente molto più vecchia. Da loro raccogliamo un ideale di libertà nazionale, da ricercare anche a costo della propria vita".

Sul palco seguirà lo schema dello ‘Schermo sul leggio’, il format di Ivano Marescotti. Che ne pensa di questa modalità di fare teatro?

"In passato ho già portato in scena uno spettacolo di questo tipo, che unisce il teatro con elementi tratti dal cinema e dalla letteratura. Quando me l’hanno proposto non ci ho pensato due volte, dato che ritengo sia un format estremamente valido".

Dunque ritiene il format un buon modo di rinnovare le esibizioni teatrali?

"Assolutamente, dato che questo tipo di performance mette in mostra i cambiamenti che un testo letterario subisce nella sua trasformazione in un film. È una delle collane teatrali più riuscite degli ultimi anni, che permette a noi attori di trovare stimoli nuovi e di sperimentare con le nostre esibizioni".

Dopo porterà in scena qualcosa di nuovo?

"Insieme a Davide Rondoni stiamo allestendo lo spettacolo ‘Tipi pasolinani’, tratto dall’omonimo podcast che abbiamo creato per la Rai. Porteremo in scena diversi personaggi contemporanei di Pasolini, che, come Carmelo Bene, lo hanno conosciuto. Sarà dunque uno spettacolo ricco di riflessioni, legato ai dibattiti generati dalle forti provocazioni di Pasolini".