
Giorgia la Donna, titolare del ’Caffeina’, il bar-caffé pioniere della movida attorno al teatro Bonci, successivamente ben accompagnato da vari adiacenti locali pubblici.
Come riparte il ’Caffeina’ da lunedì?
"Con una gran voglia. Alle 6 si ricomincia con le colazioni. In queste ultime settimane siamo stati aperti il sabato e la domenica anche al pomeriggio, oltreché al mattino, pur con il solo asporto, e abbiamo lavorato abbastanza. Le persone hanno desiderio di andare al bar e di tornare a un minimo di vita sociale. Credo proprio che da lunedì rivedremo tanti clienti, in sicurezza e rispettando i protocolli".
Come vi disponete a far rispettare il coprifuoco?
"Essendo stato confermato alle 22, vorrà dire che chiuderemo alle 21.30, per dare ai clienti il tempo di rientrare a casa. Suonerò una campanella, mica li potremo tirare per la giacchetta uno per uno".
Non è così spontaneo, per chi frequenta un bar di sera, andarsene alle nove e mezza-.
"Lo dice a noi? Abbiamo rilevato il locale nel 2016 e in questi anni abbiamo più volte chiuso alle cinque di mattina, in concomitanza con gli eventi al teatro Verdi. Non a caso si chiamava la zona della movida".
Ha un’opinione sul coprifuoco?
"Posso capirne le ragioni sul versante sanitario, ma economicamente per noi è l’ennesima batosta. Non solo : faccio veramente fatica a capire come sia sostenibile in estate. Davvero si parla di mantenerlo inalterato fino al 31 luglio? Mi sembra esagerato".
Il coprifuoco e l’apertura fino alle 18, prima di tornare all’asporto e alla consegna a domicilio, come hanno mutato le abitudini dei clienti?
"I clienti hanno anticipato l’aperitivo alle tre o alle quattro, quando si doveva chiudere alle 18, e in genere si sono adeguati ai limiti, con flessibilità".
Si potrà venire al banco a prendere il caffé o il servizio sarà fatto solo all’esterno?
"Aspettiamo le linee guida che come sempre arriveranno all’ultimo momento".
Andrea Alessandrini