"Il centro storico cresce? Sì, ma solo di sera"

I commercianti ridimensionano lo scenario ottimistico tracciato dall’assessore Ferrini in commissione consiliare

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di Annamaria Senni

Il centro storico di Cesena si è ripopolato di residenti e ha visto una crescita delle attività, in particolare pubblici e esercizi e ristoranti, che lo hanno reso più vitale: questa visione piuttosto ottimistica è stata proposta dall’assessore al commercio Luca Ferrini in commissione consiliare sulla base di una recente indagine commissionata dall’amministrazione comunale. Pollice verso invece delle minoranze consiliari, che continuano a vedere il cuore della città afflitto da una crisi storica tra chiusure di negozi, difficoltà di accesso e carenza di prospettive di sviluppo.

Ma allora la domanda è: il centro storico è cresciuto o no? "La vivacità del centro è sicuramente cresciuta in questi ultimi anni – dice Graziano Gozi, direttore della Confesercenti Cesenate - però vediamo che sotto certi aspetti è una vivacità che si sprigiona dalle 18 in avanti quando si fa l’ora dell’aperitivo. Allora sì che il centro si riempie di persone. Si è arrivati a un punto ormai di saturazione dei pubblici esercizi e ora sarebbe bene mettere mano alle attività non alimentari".

Ma quali le condizioni per ripopolare il centro, non solo di locali invitanti per un drink o una cenetta tra amici, ma anche di vetrine alla moda e negozi colmi di acquirenti desiderosi di fare acquisti al dettaglio? "C’è bisogno di interventi di carattere fiscale, a livello nazionale – continua Gozi - perché le condizioni attuali non danno più marginalità a chi vuole aprire un’attività di commercio. Può apparire un commento fumoso, ma è così. Il discorso dei parcheggi è un discorso secondario, perché vedo che la gente in occasione di fiere o feste viene a popolare il centro e non si lascia spaventare dal parcheggio". Un problema per chi vuole aprire un negozio rimane anche la vendita online: "Amazon paga poche tasse e consegna a casa il giorno dopo, mentre i negozianti faticano a comprare la merce da tenere in magazzino per mancanza di liquidità".

"E’ vero che il centro si è ripopolato di bar e ristoranti – aggiunge poi il presidente di Confcommercio cesenate, Augusto Patrignani - ma per quel che riguarda il commercio classico, è sotto gli occhi di tutti la difficoltà del momento. Non basta aprire pubblici esercizi per dire che abbiamo risolto il problema. I negozi soffrono e non c’è solo il problema storico dei parcheggi. Bisogna puntare su una crescita ulteriore della zona centrale: abbellire ulteriormente il centro e raggiungere un arredamento di livello. Solo così si creerà maggiore attrattiva e si richiamerà gente in centro". Altro aspetto dibattuto, è poi il problema della vita notturna che, oltre a creare disturbo ai residenti che si lamentano degli schiamazzi dei giovani, rischia di deturpare l’ambiente. Sotto gli occhi di molti la mattina il tappetto di vetri delle bottiglie lasciate a terra durante la notte.