Sandro Brandolini, 72 anni parlamentare cesenate dal 2006 al 2013, è personaggio di spicco dentro il Pd territoriale, proveniente dal Pci, con trascorsi sindacali nella Cgil di cui è stato segretario generale. Fa parte della Direzione del Pd cesenate.
Che scenario vede delinearsi per la contesa elettorale del 25 settembre?
"Si tratta di una competizione complessa per il centrosinstra contro una coalizione che è evidentemente di destra, visto lo sconvolgimento e le difficoltà di Forza Italia, coalizione che in ogni caso si presenta unitariamente e che va contrastata in maniera efficace".
In che modo?
"Creando un’alleanza ampia e coesa e il Pd, partito largamente maggioritario dello schieramento, deve agire in questa direzione. Un’alleanza non solo affidabile per il 25 settembre, ma soprattutto per governare insieme. A mio avviso, lo dico chiaramente, bisogna dialogare con tutti".
Anche con i 5Stelle che hanno fatto cadere Draghi?
"Lo strappo è stato forte e anche il loro comportamento successivo non è andato in direzione di un riavvicinamento, ma la posta in palio è decisiva e il Pd deve dialogare con tutti, nel centrosinistra".
Anche a costo di allontanare i centristi come Calenda?
"’Azione’ e tutto il centro sono un interlocutore importante per l’alleanza, ma va aggiunto che al centro si accredita una percentuale dall’8 al 10% e a volte si ha l’impressione che ci siano quasi più leader che voti".
Il Pd Cesenate è orientatoa indicare un nome unico al partito regionale per la candidatura al collegio uninominale di Forlì-Cesena. Si dà per certo che sia quello di Bulbi.
"Si esprimerà la direzione stasera (ieri sera, per chi legge, ndr). Io non posso anticipare nulla, ma Bulbi sarebbe un profilo autorevole, ottima sintesi di quello che rappresenta il partito, in grado di competere rappresentando degnamente l’alleanza".
a.a.