"Il concerto ha violato un sito protetto"

Polemica su Manu Chao all’eremo di Sant’Alberico "Rumore nocivo per i volatili, caos e mozziconi: mai più"

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"Avevamo sconsigliato all’Unione dei Comuni Valle Savio di organizzare il concerto di Manu Chao a Cella, nei pressi dell’eremo di Sant’Alberico, in un contesto forestale di prim’ordine e in una zona speciale di conservazione ma non siamo stati ascoltati". Lo afferma Alberto Conti, presidente del Wwf di Forlì-Cesena.

Perché quel luogo non si addiceva, presidente Conti?

"Avevamo suggerito di tenerlo nelle aree attrezzate alle Balze, e di richiedere la valutazione dell’ufficio competente della Regione sull’incidenza ambientale dell’ evento. I nostri volontari hanno rilevato sul posto gli effetti di tale manifestazione sull’ambiente".

Di quali effetti si tratterebbe?

"Premesso che con Dante e la spiritualità del luogo questo evento non aveva nulla a che vedere, a causa dell’amplificazione la musica acustica ha avuto una considerevole emissione diffusa su tutta la fascia forestale che annovera nidificazioni di specie ornitiche protette che utilizzano l’area occupata dal concerto per le proprie necessità alimentari".

Quali altre osservazioni muovete?

"Troppi mezzi di servizio, anche pesanti hanno circolato sui campi e sulla stradella d’accesso, inadeguata a tali transiti. Pare che l’apertura di un varco abbia pure comportato il taglio di alcune piante, e vorremmo fosse accertato dai Carabinieri forestali. Pur avendo rilevato buona pulizia alla fine del concerto, sono stati trovati numerosi mozziconi di sigaretta".

Condanna senza remore dell’iniziativa, dunque.

"Il Wwf dice no all’utilizzo egoistico di siti di grande valore naturalistico per l’organizzazione di eventi e per questo chiede di non organizzare più concerti nella area tutelata della Cella di Sant’ Alberico".