Il ritorno delle gite, in visita seicento studenti

Arrivate trenta classi. Il sindaco: "Più attrattivi con Pinacoteca e museo archeologico". Italia Nostra: "Area malatestiana da creare"

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di Andrea Alessandrini

Sdoganate in primavera, dopo i due anni di stop provocati dalla pandemia, le gite scolastiche sono tornate a scartamento ridotto, con le cautele necessarie vista la convivenza con il Covid e con mete rigorosamente italiane, tranne rare eccezioni estere che confermano la regola. Cesena, pur con le sue primizie malatestiane, non è meta pullulante di viaggi di istruzione delle scuole superiori, che si indirizzano per lo più ad altre località eccellenti del Belpaese, mentre invece diventa più appetibile per le gita in giornata mirate in Biblioteca Malatestiana Memoire du Mond per l’Unesco e alla Rocca.

Tuttavia i numeri non sono così scarsi come si potrebbe ritenere. Li rende noti il Comune di Cesena relativamente alle gite scolastiche di aprile, maggio e inizio giugno. Sono state accolte quattro classi di scuola dell’infanzia per un totale di 77 alunni, otto di elementari con 150 scolari, sette di scuola secondaria di primo grado (medie) con 160 alunni e dieci classi scuola secondaria di secondo grado (superiori) con 220 alunni

Totale: 29 classi per 607 alunni. Alla Biblioteca Malatestiana, nell’anno scolastico appena terminato si sono avute visite o visite più laboratorio di 92 classi, di cui 81 da gennaio a giugno. Nel 2018 -2019, ultimo anno scolastico non interessato dal Covid, le classi erano state 104. Nella Pinacoteca di via Aldini le visite di scolari cesenati sono state tre. "Il turismo scolastico è un segmento turistico selettivo, ma può essere incrementato in città – osserva il sindaco Enzo Lattuca – grazie ad alcuni interventi che aumenteranno l’appeal degli istituti cultruali cittadini, come la nuova Pinacoteca e il museo Archeologico che si affiancheranno alla Biblioteca Mallaestianao e alla Rocca Malatestiana. Può avvantaggiare Cesena la promozione di viaggi d’istruzione anche di più di un giorno con meta la Romagna, con le bellezze artistiche ravennati, quelle museali di Forlì, le attrattive di Rimini, più quelle dei nostri borghi, delle valli e delle colline che si aggiungono alle bellezze cesenati".

Italia Nostra di Cesena e Valle Savio ha lanciato una proposta per incrementare l’appetibilità di Cesena come meta di viaggi d’istruzione. "Cesena non può confrontarsi con le grandi città d’arte – rimarca lo storico sodalizio attivo nella promozione culturale – ma la sua attrattività aumenterebbe se la Rocca contenesse un museo moderno dedicato a Leonardo da Vinci che ha realizzato la mappa di Cesena e un codice di appunti cesenati e romagnoli. Un torrione potrebbe inoltre valorizzare la storia della Giostra d’incontro e otrebbe essere recuperata villa Valeria, dove sorgevano la Rocca vecchia e la torre del Barbarossa, col loro carico di storia".

"Avremmo così – incita Italia Nostra di Cesena e Valle del Savio – un nuovo e più nutrito polo museale dalla Bibliotecasalendo comodamente alla Rocca con una scala mobile o una teleferica, da realizzare, come avviene in altre città. Si tratterebbe di una proposta interessante, soprattutto per le scolaresche. Questi progetti andrebbero realizzati a prescindere e assieme a un ’sistema Romagna’ varrebbe la pena di immaginare un sistema malatestiano, attraversa una proposta coerente e mirata che ricomprenda anche le parti della Marche storiche. Un progetto impegnativo che per essere realizzato richiederebbe alcuni anni, ma l’importante è imboccare la strada giusta".