"In corsa da solo il M5S ritrova se stesso"

Il responsabile cittadino Capponcini: "Scelta giusta smarcarsi, le alleanze non pagano. Più uniti dopo la scissione, ripartiamo dall’inizio"

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di Andrea Alessandrini

Pure alle politiche del 2018 - l’anno di grazia che lo rese prima forza politica in Parlamento (la più votata anche a Cesena con oltre il 30%) - il M5S corse nel suo fiero isolamento. Come con tutta probabilità farà il 25 settembre prossimo, ma in condizione e contesto ben peggiori, dopo quattro anni in cui ai pentastellati è successo di tutto e di più, tra alleanze di governo cangianti, scissioni, piattaforme rimosse, avvicendamenti di leader ed evaporazione del consenso. Claudio Capponcini (nella foto), consigliere comunale e ’referente certificato’ del Movimento a Cesena, fu tra coloro che alzarono i calici la notte successiva alle elezioni del 4 marzo 2018 nella festa dopo l’exploit elettorale. Un’era politica fa.

Capponcini, avete mandato a quel paese Draghi, è caduto il governo e si va alle elezioni anticipate. Con quale stato d’animo per il M5S cesenate?

"Siamo carichi. Prepariamo le elezioni su base provinciale essendo i collegi più grandi e complessi; le liste sono in via di compilazione e i nominativi saranno sottoposti al vaglio dei gruppi territoriali in provincia".

Vi piace la corsa solitaria fuori da qualsiasi alleanza, come ai vecchi tempi?

"Siamo completamente d’accordo sul correre da soli: le alleanze ci hanno snaturato e non ci hanno portato niente di buono. La scissione se non altro ha fatto piazza pulita dei ’non grillini’, siamo più liberi e uniti".

Da che cosa ripartite?

"Dall’inizio, ben consapevoli con orgoglio che in questi anni di governo molte provvedimenti importanti hanno il marchio dei CinqueStelle. Per questo ci diciamo grazie".

Con lo stop al terzo mandato, perderete alcuni big.

"Il via libera al terzo mandato sarebbe stata una umiliazione per tutti quelli che hanno sempre creduto nel movimento. La politica è servizio. Chi vuole rimanere in sella anche dopo dieci anni è mosso da interesse personale. Siamo felici che Grillo finalmente si sia espresso con chiarezza ribadendo i nostri sacrosanti principi fondativi".

Lei potrebbe essere candidato nei collegi territoriali?

"No, non sarò tra i candidati ma qualche cesenate lo sarà e lo saprete a tempo debito. Il ragionamento va esteso ad un territorio più ampio che porti alla candidatura di personaggi conosciuti dal nostro ambiente e da chi ci ha seguito. Con i referenti del movimento valuteremo storia personale, impegno nel movimento, competenza e capacità nei rapporti con le persone. Gli attivisti saranno coinvolti. Non è una partita facile, ma ce la metteremo tutta"

Guerra, caro energia, inflazione alle stelle, Covid addolcito ma perdurante: ma cade il Governo di (quasi) unità nazionale.

"Non era più possibile per noi subire insulti e arroganza dal governo e da Draghi in particolare, che ha dimostrato di non essere il migliore, ma solo uno spocchioso direttore di banca circondato da lacchè spesso non all’altezza, non abituato al dialogo e ad accettare idee altrui".

Che cinquanta giorni si aspetta di qui al voto?

"Di fuoco".