ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Incendio kebab Cesena, il piromane aveva colpito altre due volte

Identificato l’autore dell’attacco al ristorante di via Benedetto Croce. E’ stato ricoverato in ospedale per problemi psichiatrici

L’interno del locale divorato dalle fiamme

Cesena, 14 aprile 2022 - Denunciato il piromane identificato come l’autore di tre diversi incendi tra cui quello alla pizzeria Kebab a Cesena domenica sera. Su di lui pende l’accusa di incendio doloso plurimo aggravato e danneggiamento. Gesti folli ripetuti nel tempo con le stesse dinamiche. Prima il tentativo di incendio a un kebab di Longiano, poi l’incendio ad uno studio dentistico a San Mauro Mare, e domenica sera la bomba molotov esplosa nel pizza kebab in via Benedetto Croce a Cesena. Un’unica mano folle dietro a queste azioni prive di ogni giustificazione logica. Si tratta di un 40enne di San Mauro Pascoli ricoverato al reparto di psichiatria di Cesena, dove è piantonato dalle forze dell’ordine. Il cerchio si è chiuso lunedì pomeriggio, a seguito di una stretta collaborazione vincente tra il Commissariato di Polizia di Cesena e i Carabinieri di Cesenatico.

Indizi puntuali, precisi, concordanti avrebbero iniziato a coincidere. Si parte da uno studio dentistico che prende fuoco nella notte tra venerdì e sabato scorsi a San Mauro Mare in una palazzina con 27 appartamenti. Tanta paura ma nessun ferito, solo danni ingenti. Sembrava un fatto accidentale, ma non lo era. Ad appiccare l’incendio pare essere un ex dipendente licenziato. Lo stesso personaggio che qualche settimana fa avrebbe compiuto un tentativo di incendio in un Kebab a Longiano, fortunatamente senza successo. Ultimo fatto, riconducibile alla stessa mano, l’esplosione per mezzo di una bomba molotov rudimentale lanciata domenica sera al pizza kebab ‘Mash Allah’ a Cesena in via Croce mentre i clienti stavano cenando all’interno. Nessun ferito fortunatamente, ma tanta paura , oltre agli ingenti danni al locale e a parte dell’edificio. Una pura casualità ha permesso di risalire all’indagato. A dare l’allarme i parenti del 40enne preoccupati perché l’uomo, affetto da problemi psichici, si era barricato in casa e non apriva a nessuno. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno convinto il 40enne (che appariva confuso) a farsi ricoverare in ospedale al reparto di psichiatria.

Nella sua casa sono stati rinvenuti materiali usati per appiccare gli incendi e i vestiti utilizzati domenica sera dal piromane. Altro indizio che potrebbe prendere le sfumature di una prova schiacciante sono le immagini della telecamera di una gelateria di fianco al Kebab. Lì si vede l’uomo, col volto scoperto, pochi capelli in testa, stazza corpulenta, e con un giubbotto molto particolare con un’immagine dietro, entrare e uscire dal Kebab. Lo stesso giubbotto verrà poi trovato a casa del piromane. Anche i proprietari del Kebab avrebbero riconosciuto nell’uomo l’autore di quel folle gesto. Ora il responsabile sarà presumibilmente chiamato a rispondere di incendio doloso plurimo aggravato e danneggiamento davanti a un magistrato, ed è presto per dire se il procedimento appena avviato si concluderà con un’assoluzione per incapacità di intendere e di volere o con una condanna.