Incontro sulle origini del fascismo

Questa sera, alle 20.45, nella sala del Circolo Arci di Borella di Cesenatico, si terrà la presentazione del libro ’Le origini del fascismo in Emilia-Romagna (1919-1922)’, con gli interventi del professor Andrea Baravelli, storico, docente all’Università di Ferrara e curatore del libro; e del professor Domenico Guzzo, docente all’Università di Bologna e direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forli-Cesena.

A poco più di un secolo esatto della marcia su Roma e per ricordare quel tragico evento, indagarne le cause e più in generale comprenderne le ragioni che decretarono l’origine e la definitiva affermazione del partito fascista in Italia, la regione Emila-Romagna ha promosso, attraverso una legge sulla memoria del Novecento, la realizzazione di un portale web e appunto la pubblicazione di questo libro, in cui sono state documentate le azioni di violenza politica degli anni compresi tra il 1919 e il 1922.

Il volume, edito da Pendragon, analizza il ruolo giocato dalle città e dai territori dell’Emilia-Romagna nella crisi dello Stato liberale, che sfociò nella presa del potere da parte del fascismo. I due relatori si confronteranno sull’importanza decisiva che ha avuto la nostra Regione agli albori del fascismo, diventando un laboratorio pratico delle strategie che sarebbero state poi utilizzate in lungo e in largo in tutto il Paese.

Si ripercorre così un periodo molto triste della nostra storia moderna, in cui attraverso la lunga sequela di aggressioni, bastonate, incendi e devastazioni, minacce e uccisioni, lo squadrismo fascista non solo disarticolò l’organizzazione del socialismo padano, ma s’impose sulle impotenti, ma anche purtroppo conniventi, istituzioni dello Stato. Alla fine lo squadrismo con la sua violenza riuscì a ridisegnare la geografia politica, utilizzando le camicie nere in azioni brutali, compiute con l’obiettivo di colpire le persone e distruggere le organizzazioni.

g.m.