Nei confronti di un bidello della scuola media Giulio Cesare, ora trasferito presso un altro plesso scolastico, è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Forlì per presunto spaccio di sostanze stupefacenti a ragazzini della stessa scuola. La vicenda in zona è poi diventata di dominio pubblico per via di una lettera anonima che sta circolando con accuse ben precise e circostanziate.
Gli investigatori dovranno anche verificare se due fatti accaduti di recente sono collegabili fra di loro. Il primo è avvenuto sabato 6 febbraio alla mattina davanti a scuola. Un undicenne nigeriano, che frequenta la prima classe, è stato picchiato da due ragazzini e una ragazzina di 14 anni. E’ stato portato all’ospedale Bufalini di Cesena dove gli sono state riscontrate contusioni, quattro i giorni di prognosi. I suoi genitori hanno denunciato il fatto ai carabinieri di Savignano.
Il secondo episodio è accaduto il 18 aprile allo stesso bidello: mentre era seduto su un masso del greto del fiume Rubicone è stato aggredito da uno sconosciuto e colpito alla testa con un pezzo di ferro. L’uomo venne dimesso il giorno dopo con 30 giorni di prognosi per fratture in viso e in testa. Tra le ipotesi c’è quella che l’aggressione sia avvenuta per un regolamento di conti, le indagini sono in pieno corso e pare che i carabinieri siano vicini ad identificare l’aggressore.
Dopo il pestaggio ai danni del giovanissimo nigeriano, la preside aveva chiamato i genitori dei ragazzi che frequentano la scuola invitandoli a essere più vigili e partecipi alla vita sociale dei loro figli.
Nessun commento sui fatti è trapelato dall’Amministrazione Comunale. In municipio invitano però l’autore o l’autrice della lettera anonima a racconti qualsiasi cosa sappia ai carabinieri. Tutte le informazioni possono essere utili alle indagini per chiarire le dinamiche e le responsabilità di una vicenda che sta creando paura e preoccupazione in diverse famiglie.
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