La Cesena del futuro. Gli studenti di architettura disegnano le nuove Vigne

Il percorso partecipato sarà attivato con il progetto europeo ’We Generate’ per valorizzare il quartiere e collegarlo alla zona stazione e al centro città.

La Cesena del futuro. Gli studenti di architettura disegnano le nuove Vigne

La Cesena del futuro. Gli studenti di architettura disegnano le nuove Vigne

Un tempo non lontano, cioè almeno fino a quando la stazione ferroviaria non ha avuto un ingresso sul lato posteriore, la città era nettamente divisa in due dalla ferrovia e dal passaggio a livello. Di qua Cesena, di là Le Vigne, come si dice ancora oggi riferendosi al quartiere popolare Ina casa nato negli anni ’60 su terreni agricoli. Da allora le due parti della città, complice anche l’urbanizzazione continua, tendono sempre più a compenetrarsi tanto da annullare quel distacco, sfruttando gli spazi intermedi nell’ottica di creare una nuova porta d’ingresso alla città. In mezzo ci sta già un punto di mobilità intermodale e uno spazio verde che pare l’ideale collegamento tra il quartiere Vigne l’area della stazione.

Progetto compiuto? Solo in parte. Tant’è che sull’area è stata richiamata l’attenzione degli studenti del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, Campus di Cesena. Rispondendo al quesito "Come immagini la Cesena del futuro", gli studenti hanno sviluppato linee di indirizzo che potranno essere poste alla base di un processo di evoluzione urbanistica che riguarderà il quartiere Vigne con particolare riferimento al tema degli spostamenti e della mobilità. Così come avvenuto in diversi quartieri cittadini, dove l’amministrazione ha avviato strutturati interventi di riqualificazione modificando l’estetica dei luoghi e degli spazi all’aperto e introducendo servizi innovativi che rispondano alle nuove esigenze della comunità di riferimento (zona Stazione ferroviaria, Case Finali, palazzo Roverella, Campus universitario), anche per Le Vigne, annuncia il Comune , "si procederà con la definizione di una visione che, in futuro, potrà essere concretizzata sul fronte dell’ambiente, della fruibilità dei luoghi pubblici, degli spostamenti, e dell’efficientamento energetico".

Ne è scaturito un progetto, "WeGenerate - Co-creazione di quartieri sostenibili incentrati sulle persone attraverso la rigenerazione urbana", finanziato dal programma europeo "Horizon Europe". "L’obiettivo di ‘WeGenerate’ - spiega l’assessora alla sostenibilità ambientale Francesca Lucchi - è di lavorare sulle pratiche di rigenerazione urbana e co-creazione di spazi pubblici inclusivi e accessibili insieme a cittadini ed esercenti, e a tutti coloro che vivono quotidianamente il territorio". "Questo progetto europeo - commenta il professore Andrea Boeri del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna - offrirà l’opportunità di sperimentare, in un sistema di relazioni internazionale, processi di rigenerazione urbana sostenibile. Si elaboreranno strategie integrate che tengano conto delle peculiarità e potenzialità delle diverse città, con l’obiettivo di applicare tecnologie e metodologie mirate all’efficienza energetica, alla resilienza, all’adattamento e all’inclusività. Il caso studio della città di Cesena, già coinvolta nella rete EU del Green City Accord, può prefigurare interessanti modelli di fruizione, avvicinandosi al concetto di ‘città dei 15 minuti’ e di sostenibilità ambientale".