
La città è tornata ad attrarre gli immigrati
di Andrea Alessandrini
Sembrava procedere trionfale e senza sosta la crescita degli immigrati a Cesena, ogni anno maggiore sino al 2013, ma è stata seguita da una fase pluriennaledi riduzione marcata, sino a che nel 2021 il trend si è di nuovo invertito e gli stranieri che approdano a Cesena, col lenirsi della pandemia, sono tornati ad aumentare.
La tendenza è stata fotografata da un’indagine dell’Ufficio Statistica associato del Comune di Cesena che analizza la dinamica demografica cittadina e in questa circostanza si è concentra sull astruttura della popolazione straniera residente, la quale il 31 dicembre si attestava sulle 9.641 unità (4.464 maschi e 5.177 femmine) rispetto a una popolazione di 96.451 abitanti. Gli stranieri sono dunque il dieci per cento rispetto alla popolazione complessiva.
Analizzando diacronicamente il fenomeno, si appura che dal 2000 al 2013 l’ingresso di cittadini stranieri nella nostra città è stato consistente e ha raggiunto l’apice nel 2009 quando gli immigrati furono 1.384, ma glli anni successivi il fenomeno si è ridotte facendo registrare 940 stranieri iscritti alla’nagrafe nel 2016, 1.051 nel 2017, 972 nel 2018 e 769 nel 2019, 580 nel 2020, uil primo anno del Covid, quello con i numeri assoluti più bassi. Nel 2021, tuttavia, si è di nuovo invertita la tendenza con 674 ingressi di cittadini stranieri, saliti con un bel balzo nel 2022 a 951 cittadini, con un incremento del 41% rispetto all’anno precedente. Nel 54% dei casi questi cesenati acquisiti detengono la cittadinanza di uno stato europeo. Si tratta di dati che scaturiscono anche dagli avvenimenti geopolitici degli ultimi due decenni che si riflettono sui flussi migratori verso l’Italia.
Nel 2022 la Romania, con 1.684 cittadini residenti, conserva saldamente il primo posto delle nazionalità straniere a Cesena. Segue la comunità albanese, con 981 residenti. Zigzagando nella classifica tra le prime dieci nazionalità. balza agli occhi la Cina (372) che negli ultimi anni ha superato il Senegal (360). In flessione del 25% la Bulgaria (620) e del 28% la Polonia (476), Di rilievo i dati sulla presenza di ucraini (603) e delle comunità provenienti da paesi africani come Marocco (831) e Nigeria (477). Flessione consistente per la Tunisia (425) che in undici anni ha assottigliato la sua presenza di quasi il 30%. Tra gli asiatici spicca la comunità bangladese (506). Sidiceva della diminuzione dei cittadini stranieri: per comprendere appieno il fenomeno va considerato anche ll riconoscimento della cittadinanza italiana ottenuta nel 2022 da 520 immigrati.
Il 56% dei cittadini stranieri è immigrato nella nostra città da oltre cinque anni, mentre il 33,4% lo ha fatto negli ultimi quattro. Sono 1.027 i cittadini stranieri nati e residenti a Cesena e il 14,8% de in un comune italiano. Quanto alla residenza di nati all’estero nei quartieri cesenati, il 20,9% degli stranieri risiede nel quartiere Centro Urbano (2.016). Segue l’Oltresavio (1.705), il quartiere più popoloso della città, il Fiorenzuola (1.384) e Cervese Sud (1.345), per poi scendere negli altri quartieri ben al di sotto dei mille stranieri residenti.
Una particolare casistica appare sull’elaborazione per condizione di stato civile: ’non conosciuto’. Si tratta di una codifica adottata dai Servizi demografici per i cittadini in prevalenza stranieri, per i quali lo stato civile non è documentato e non può essere certificato.