REDAZIONE CESENA

"La mia missione? Aiutare chi è in difficoltà"

L’assicuratore Oreste Lungarini festeggia mezzo secolo di attività con Allianz: "Ricordo la mia prima polizza. Oggi ho lo stesso entusiasmo"

di Luca Ravaglia

La storia comincia con un ragazzino che non sa stare con le mani in mano, che aiuta i genitori nei campi intorno a Piavola e che, crescendo, inizia a fare il cameriere. Fino a quando, una sera, davanti a casa, incontra un uomo che deve consegnare una polizza assicurativa a suo padre. E’ lì che Oreste Lungarini mosse il primo passo verso la carriera che ha poi caratterizzato la sua vita, portandolo nelle scorse settimane a festeggiare i 50 anni di attività insieme alla stessa compagnia di assicurazione, allora Ras, oggi Allianz. "Nacque tutto per caso – racconta Lungarini sfogliando le pagine di una pubblicazione realizzata in occasione dello speciale anniversario e nella quale ripercorre la storia della su vita – e dall’impressione che suscitai quella sera, all’uomo che cercava mio padre. Quando lo incontrò gli propose di mandarmi il giorno successivo nel suo ufficio e io andai. Ricordo la prima polizza che vendetti e anche tutte quelle che vennero dopo. Che fin da subito furono tante. Avevo entusiasmo perché credevo in quello che facevo, esattamente come oggi. Ognuno può vedere le cose come vuole, ma dal mio punto di vista un assicuratore fa bene il suo lavoro quando migliora la vita del proprio cliente, mettendolo nelle condizioni di affrontare al meglio i periodi difficili che possono capitare nella vita di ognuno".

Dunque ecco qui il giovane Lungarini che riceve il suo primo assegno mentre è al bar e strabuzza gli occhi davanti a una cifra, 134.500 lire, che tra il 1969 e il ‘70 era davvero importante. "Ero entusiasta e continuai su quella strada, coinvolgendo anche mio padre, perché vendendo polizze pure a nome suo mi ero accorto che potevo bypassare dei massimali e dunque guadagnare di più. Poi venne il periodo del militare e contestualmente arrivò la riforme che rese obbligatoria l’assicurazione auto. Io operavo nel ramo vita e fu un vero e proprio terremoto. Non sapevo se continuare in quel mondo o cercare altro. La differenza la fece mio padre, che complimentandosi con me, mi disse che ero davvero tagliato per questo mestiere. Così andai avanti. Facendo la cosa giusta". I tempi intanto cambiavano: "Nel 1972 iniziai a lavorare per il gruppo Ras, che poi negli anni venne assorbito da Allianz. Ho tagliato il traguardo di mezzo secolo, con tante soddisfazioni e con la miglior compagnia che un genitore possa chiedere: al mio fianco ci sono i miei figli Ivan e Daniele. Ivan è il più grande, ma Daniele mi ha raggiunto prima: è sempre stato appassionato di questo mondo, ama organizzare e pianificare e allo stesso tempo si trova perfettamente a suo agio con la tecnologia, dai piccoli primi computer che ebbe per le mani, fino alle dotazioni di oggi. Ogni tanto mi chiedeva di affiancarmi in agenzia e io nicchiavo. Poi un giorno mi disse che se non lo avessi scelto io, sarebbe andato alla concorrenza… ero con le spalle al muro…". Ivan invece venne conquistato da una scena alla quale assistette in agenzia: "Guardandomi affrontare una situazione difficile di un cliente senza stipulare con lui alcuna polizza, si rese conto che il nocciolo della questione non è vendere il più possibile, ma aiutare chi è in difficoltà. E’ il messaggio che mi tramandò mia nonna e che ora io cerco di diffondere ai figli".

Al fianco di Lungarini per anni c’è stata anche la moglie Elena, ora scomparsa: "Una grande donna e una meravigliosa madre. In ufficio la hanno sempre stimata e rispettata tutti. In suo nome realizzeremo una fondazione che si occuperà della lotta al diabete anche attraverso la promozione di sani stili di vita". A chiudere il cerchio c’è un progetto di educazione finanziaria rivolto ai bambini, per far loro capire fin da giovanissimi l’importanza dei comportanti virtuosi. Entrerà nel vivo i prossimi mesi, ma intanto è già arrivato il primo fumetto: quello di ‘Super Oreste’.