La siccità colpisce anche sotto terra

Falde in sofferenza in Emilia Romagna con valori sotto la media. In provincia si segnala un -110%

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di Annamaria Senni

Valori che oscillano, tutti sotto la media. Sono i numeri della siccità, contraddistinti da un persistente segno meno. Siccità che non interessa solo le portate dei grandi fiumi e corsi d’acqua, ma che ha effetti penalizzanti anche su quelle acque classificate come non di superficie. Le falde freatiche sotterranee infatti risentono pesantemente del sommarsi degli elementi climatici di questa stagione calda, dai numeri record. Falde che non sono mai state così in sofferenza. In regione le falde freatiche si confermano al minimo storico. In Emilia-Romagna i valori registrati sono ampiamente sotto la media in tutte le province con numeri che variano da un -70% in provincia di Reggio-Emilia a un -127% in provincia di Bologna, dove le falde appaiono più sofferenti. La nostra provincia si colloca nel podio dei primati negativi, e con -110% Forlì-Cesena è al primo posto in Romagna e al terzo posto in regione per il calo di acqua nel sottosuolo, dopo Ferrrara al -111% e Bologna che detiene il primato negativo con un -127%. Nelle altre province a Piacenza e Modena si registra un -73%, a Parma -92%, a Ravenna -79%, a Rimini -109%.

La lunga serie di primati negativi riguarda la presenza di acqua nel sottosuolo e lo staff tecnico agronomico del Cer Canale Emiliano Romagnolo, grazie agli studi realizzati nei laboratori di ricerca in campo sul risparmio idrico in agricoltura ad Acqua Campus-Anbi di Budrio, nel Bolognese, presenta una capillare analisi statistica dello stato attuale della falda acquifera. La siccità che interessa l’intero paese e che, in particolare, da oltre sette mesi, stringe la sua morsa sulla pianura Padana proiettando valori di bilancio negativi, mette in luce un quadro tutt’altro che confortante anche per le acque non di superficie e non solo per i grandi fiumi.

Analizzando l’estesa mole di dati storici sui livelli di falda monitorati da oltre vent’anni su tutto il territorio regionale e, confrontando questi con i valori misurati per l’anno in corso 2022, la situazione emerge ai massimi livelli di criticità possibile.

Le falde freatiche sotterranee infatti risentono pesantemente del sommarsi degli elementi climatici di questa stagione straordinaria dai numeri record: siccità e temperature segnano un bilancio negativo sotto tutti i punti di vista. La stagione presenta il conto più salato rispetto alle previsioni degli esperti già stimate alla luce degli indicatori verificatisi periodicamente nell’ultimo decennio.