
Antonio Patuelli con i presidenti dei club service romagnoli che hanno ospitato il suo intervento a Cesenatico
Da Cesenatico "luogo amato di vacanze estive", dove ancora sembra "di veder passare Marino Moretti incontrato nelle sue passeggiate lungo il porto canale", Antonio Patuelli presidente di La Cassa di Ravenna e dell’Associazione Bancaria Italiana, spinge all’ottimismo. "E’ un momento buono per investire" dice alla platea degli otto club service romagnoli (Rotary e Lions) per un’occasione conviviale che ha registrato la presenza di 150 soci tra cui molti imprenditori. Era attesa, peraltro, la panoramica di ciò che si muove nel mondo bancario attuale, contraddistinto da variazioni importanti, da una voce autorevole e lucida come quella di Patuelli. "Siamo davanti ad un ulteriore calo dei tassi di interesse" ha scandito Patuelli evidenziando, sulla base di una panoramica storica, di come il costo del danaro sia sempre stato in Italia molto più alto di quello attuale, e altrettanto si può dire dei tassi europei. "I tassi si fanno sul mercato - ha rimarcato Patuelli -, le banche anticipano il calo prima della Bce e applicano ulteriori tagli. Ma dimentichiamoci che possano arrivare a zero. E’ stata un’eccezione legata ai tempi". Diverse le sollecitazioni arrivare dalla platea. Lo spread si riduce? "Sì, perché l’Italia va meno male, ma l’altezzosa Germania va peggio. Il problema è che quando in Germania prevale l’inefficienza l’incertezza che ne segue è superiore ad altri Paesi. Lo abbiamo visto negli anni 20/30". Cosa preoccupa oggi l’Italia? "Il prezzo dell’energia, benché il petrolio sia in prevedibile calo considerato che gli Usa faranno maggiormente ricorso alle proprie risorse". Come ottenere finanziamenti bancari per una buona idea imprenditoriale? "Bisogna poter contare su un proprio capitale e su un piano industriale che stia in piedi in una prospettiva finanziaria di reddito. Il cliente deve essere in grado di garantire la restituzione. Ma non tutte le banche danno la stessa risposta, è come acquistare al supermercato". Ci sarà un futuro per le nostre piccole banche romagnole nel costante accorpamento degli istituti di credito? "Le banche romagnole non sono così piccole e la loro presenza è ben rapportata al numero degli abitanti. Oggi in Italia ci sono 100 banche per 56 milioni di abitanti. Quando l’Italia ne contava 40 milioni ce n’erano 3 mila. Il mercato ha determinato la selezione di chi poteva continuare ad operare". Cosa pensa dell’Ops di UniCredit su BancoBpm? "Leggo, studio e taccio. L’Abi non è parte in questa vicenda". E infine strappa una risata con la risposta ad una domanda che non nasconde una punta di provocazione. Quando potrò, chiede un socio Rotary, aprire un conto in Bitcoin? "Per quanto mi riguarda quando uscirò con i piedi davanti. Mai, dunque. La risposta del Direttore della Banca d’Italia sarebbe la stessa. La moneta virtuale favorisce rischi di alta speculazione e riciclaggio. E già si sono verificati disastri per chi ci ha investito".