Liti a ripetizione, zoccolate e una testa di maiale sullo zerbino

La prolungata diatriba tra due cognati finisce in tribunale

Familiari in lite. E’ finito a processo con l’accusa di lesioni e minacce, un egiziano di 50 anni sposato da dieci anni con una donna italiana della stessa età. La coppia vive in un appartamento a Cesena, e sotto di loro, vivono la sorella della donna col marito 60enne, un autotrasportatore cesenate. Tra i due cognati, vicini di casa da anni, i rapporti non sono mai stati idilliaci, e il 60enne ha dichiarato di essere stato importunato a lungo dal cognato nulla facente e le denunce si sono susseguite per anni. Questioni di soldi? Verrà chiarito al processo, iniziato ieri in tribunale a Forlì. A difendere l’imputato l’avvocatessa Giordana Pasini, mentre per la parte civile si è costituito l’avvocato Alessandro Sintucci. L’accusa, che pende nei confronti dell’egiziano, parte da un episodio che risale a giugno dello scorso anno, quando l’egiziano scagliò uno zoccolo in legno addosso al cognato, causandogli ferite giudicabili guaribili in cinque giorni. Pochi giorni dopo un ‘regalo’ raccapricciante è apparso sull’uscio di casa della parte offesa, non si sa se attribuibile all’imputato o meno: una testa di maiale insanguinata era posata sullo zerbino. Una minaccia? Queste e altre questioni saranno chiarite alla prossima udienza del primo giugno.

a.s.