L’orgoglio del presidente: "E non è ancora finita"

John Aiello incontenibile durate la festa per la promozione in serie B "Grande impresa, abbiamo creato un ambiente positivo intorno al club".

L’orgoglio del presidente: "E non è ancora finita"

L’orgoglio del presidente: "E non è ancora finita"

"La parola giusta da usare adesso è ‘orgoglioso’. E’ come sono io di questa squadra e di questa città!". Il presidente del Cesena John Aiello sprizza una gioia incontenibile e contagiosa. E’ appena stato in campo ad abbracciare tutta la squadra e ora è davanti al cancello dell’Orogel Stadium che aspetta di salire a bordo del veicolo che lo porterà in piazza del Popolo, dove ci sarà l’abbraccio con tutta Cesena. "E’ stata una stagione bellissima - esulta Aiello - durante la quale ci siamo tolti tantissime soddisfazioni. E che non è ancora finita. Ho trascorso parte del tempo negli Stati Uniti, ma sono sempre rimasto attaccato alla squadra, seguendola da vicino. Ero sereno, non soltanto per le tantissime vittorie che arrivavano. Penso che la differenza la abbia fatta l’ambiente positivo che siamo riusciti a creare intorno al club, un ambiente formatosi quest’estate, dopo i cambiamenti che abbiamo fatto in società". Il riferimento è evidentemente anche all’addio di Lewis, del quale in ogni caso Aiello non cita il nome. Anche perché quello di oggi è esclusivamente il momento della festa, una festa che Cesena aspettava da anni. "Sono grato a tutti per l’impegno che hanno messo in questo progetto, come ho già detto noi siamo stati soltanto i ‘custodi’, il grosso del lavoro lo hanno fatto tutti coloro che ogni giorno lavorano per il Cesena e che hanno compiuto davvero una grande impresa". Aiello ha trascorso la giornata fianco a fianco col fratello Michael, celebrando un momento che anche la dirigenza si è ampiamente meritato. E che ieri sera, tra i brindisi in Comune, la città gli ha tributato, perché tra i cori di casa nostra, con ‘Romagna Mia’ che risuonava ovunque, si è alzato anche un "Usa! Usa! Usa!" impossibile da non cogliere. E da non accompagnare con un applauso. Alla festa ha partecipato anche l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Enzo Lattuca e dall’assessore allo sport Christian Castorri, che prima sono entrati in campo a festeggiare e poi hanno fatto gli onori di casa a palazzo Albornoz: "In questi dieci anni – ha commentato Castorri - le ho viste tutte: una promozione in A, una retrocessione in B, una salvezza all’ultima giornata in B, il fallimento, la ripartenza con la vittoria del campionato di Serie D, mesi senza tifosi allo stadio in C per il Covid, la cessione del club, la delusione dell’eliminazione dai playoff con il Lecco e oggi la promozione in Serie B. Torniamo nel calcio che ci appartiene, che appartiene alla città. Una cavalcata incredibile. Senza precedenti. I giocatori sono stati straordinari, il mister e i tecnici hanno guidato la squadra da veri condottieri. E adesso godiamoci questa promozione il più possibile, ogni momento diventi un’occasione per fare festa. Allo stesso tempo la società sfrutti al meglio l’opportunità di poter programmare in anticipo la prossima stagione, cercando di farlo al meglio".