"Macfrut ‘motore’ della filiera ortofrutticola"

Dall’Arabia Saudita il presidente Renzo Piraccini lancia la 40ª edizione indicando l’obiettivo di diventare leader europeo del settore

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La macchina organizzativa di Macfrut, la fiera internazionale dell’ortofrutta che ha la ‘mente’ in Cesena Fiera, lavora già a pieno ritmo in vista dell’edizione 2023, in programma al quartiere fieristico di Rimini dal 3 al 5 maggio. Come preannunciato ieri mattina dal presidente Renzo Piraccini - nel corso di una presentazione tenutasi in diretta streaming da Ryadh, capitale e principale polo finanziario dell’Arabia Saudita - l’edizione numero 40 riserverà una serie di sorprese, tra cui una tre-giorni interamente dedicata al mirtillo e un ampio salone del vivaismo e dell’innovazione varietale, settore cruciale, quest’ultimo, per la frutticoltura moderna.

Il 40esimo compleanno sarà l’occasione per riflettere anche sul percorso compiuto dalla kermesse cesenate dell’ortofrutta in questi anni: "siamo una fiera diversa", ha dichiarato a questo proposito il presidente Piraccini "e lo dimostriamo nell’impegno quotidiano a promuovere tutti gli ambiti della filiera, dalla ricerca sulle nuove sementi alla distribuzione e alla vendita del prodotto. Come unica manifestazione verticale nel panorama fieristico, siamo pronti ora ad accettare la sfida di diventare leader europeo di settore, che ci è stata lanciata dal Ministero degli esteri e dall’agenzia Ice (ente governativo di promozione delle imprese italiane all’estero, ndr) attraverso la triplicazione degli investimenti finalizzati alla crescita internazionale della nostra fiera. Grazie a un programma triennale da 1,5 milioni di euro, vogliamo realizzare un grande gioco di squadra tra espositori, operatori e istituzioni e raggiungere un traguardo strategico per tutta l’ortofrutta italiana".

L’obiettivo è ambizioso, ma Macfrut ha già dimostrato di avere le carte in regola per fare il salto di qualità: lo scorso maggio, la 39esima edizione si è chiusa con 38.500 presenze, registrando una crescita pari a +18% sull’edizione di settembre 2021. Al di là dei numeri, è stata la qualità dei visitatori a contrassegnare la manifestazione, frutto di un rinnovato interesse per la produzione ortofrutticola italiana da parte della distribuzione europea, così come di un incremento dei visitatori esteri dopo il lungo stop causato dalla pandemia.

"Malgrado tutte le avversità che l’ortofrutta italiana ha dovuto affrontare negli ultimi due anni, dall’emergenza Covid allo scoppio della guerra in Ucraina, dai cambiamenti climatici ai rincari energetici", ha spiegato Piraccini nel corso della conferenza stampa, "la filiera del made in Italy è ancora un’eccellenza mondiale. Noi di Macfrut desideriamo rappresentare questa filiera nel mondo, far percepire agli operatori internazionali la dinamicità e l’effervescenza di un settore che, nonostante le difficoltà, è costantemente proiettato verso il futuro".