Maltrattamenti in casa-famiglia. Arrestata presidente della ‘Vela’

Anna Frau, responsabile della cooperativa sociale, inchiodata dalle riprese delle telecamere installate dai carabinieri all’interno di una struttura per pazienti psichiatrici in via Gramsci a Cesenatico.

Maltrattamenti in casa-famiglia. Arrestata presidente della ‘Vela’

Maltrattamenti in casa-famiglia. Arrestata presidente della ‘Vela’

La presidente Anna Frau della cooperativa sociale "La Vela" è stata arrestata dai carabinieri di Cesenatico. Le manette sono scattate il 20 marzo, al termine di un’articolata attività investigativa, con strumenti per le intercettazioni e l’utilizzo anche di personale in abiti civili. A procedere materialmente sono stati gli uomini della Stazione carabinieri di Cesenatico, i quali hanno arrestato la donna (ora ai domiciliari) con le gravi e pesanti accuse di maltrattamenti contro familiari e conviventi.

La donna, una insospettabile 63enne che godeva sino a pochi giorni fa della stima e dell’appoggio di tutte le istituzioni pubbliche del territorio, è stata fermata nella flagranza del reato, all’interno di una struttura per pazienti psichiatrici denominata "Il Bragozzo", è situata in via Gramsci, nel quartiere Madonnina. Qui, all’interno di un "gruppo appartamento", sono ospitate cinque persone affette da difficoltà psichiche.

Quella che emerge dalle indagini, è una brutta storia, affiorata nell’ambito di una serie di controlli interni e controlli del Centro di salute mentale che tiene monitorate le persone seguite. Dai comportamenti della donna residente a Gatteo ma nota in tutta la Romagna per il suo ruolo, da qualche settimana si avvertivano segnali di allarme, subito colti dalle colleghe e dai colleghi. Tant’è che l’indagine è partita dalla denuncia sporta da una dipendente, che riferiva di violenze fisiche e psicologiche messe in atto dalla 63 enne nei confronti di uno degli ospiti, un uomo di 53 anni con seri problemi personali.

I carabinieri hanno attivato tutte le pratiche previste per questo genere di casi, impiegando anche telecamere nascoste e microfoni per le intercettazioni ambientali. È stato così possibile documentare, mediante attività tecniche di intercettazione audio e video all’interno dell’appartamento, sia violenze fisiche, consistenti in schiaffi, strattonamenti, strette al collo e percosse, che psicologiche, quali offese alla sfera fisica e mentale, minacce e soprusi, come il fatto di non consentire a questo paziente di sedere sul divano come gli altri ospiti dell’appartamento. Le immagini e le registrazioni hanno documentato anche casi in cui al paziente non è stato consentito di fargli finire alcuni pasti, altri in cui la 63enne lo ha chiuso nel bagno a chiave per impedirgli l’accesso, e altri ancora in cui la donna avrebbe cercato di non farlo riposare. Dalle registrazioni sarebbero emersi una serie di atteggiamenti finalizzati a ledere la dignità e l’identità dell’uomo, e a limitarne la sfera di autodeterminazione.

A seguito di un episodio di violenza intercettato in diretta, i militari sono immediatamente intervenuti all’interno della struttura, arrestando in flagranza di reato la donna, che ora è agli arresti domiciliari. "La notizia – ha commentato il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli – ci addolora profondamente e, in attesa dell’iter giudiziario, siamo vicini ai pazienti ospitati dalla struttura a cui esprimiamo la più totale vicinanza, ed alle loro famiglie".

Giacomo Mascellani