E45, manifestazione a San Piero in Bagno. "Bloccheremo l’autostrada"

La proposta del sindaco di Bagno di Romagna, Marco Baccini. Presenti 200 persone, nessun membro del governo

La manifestazione a San Piero in Bagno

La manifestazione a San Piero in Bagno

San Piero in Bagno, 13 aprile 2019 - Assente il Governo (erano tutti invitati), una sola parlamentare (Vietina di Forza Italia) e ben presenti, invece, le amministrazioni, le associazioni di categoria e i sindacati del Cesenate. Annunciata e poi congelata molte volte, è andata in scena stamattina la manifestazione di protesta per la situazione in cui versa l’E45 dal 16 gennaio ad oggi. Chiusa al traffico per un mese, poi riaperta ma solo alle auto, con notevoli e costosi disagi per l’economia di tre regioni, i sindaci del Savio ieri hanno alzato il tiro in assenza di risposte dal governo sulla riapertura totale e sugli aiuti promessi alle imprese messe in ginocchio dal blocco e invece mai arrivati: “Alziamo il tiro - ha detto il vicepresidente dell’Unione Savio, Marco Baccini - blocchiamo l’A14, blocchiamo l’Italia per un giorno, prendiamoci le nostre responsabilità, ma lo facciamo per una causa giusta”.

E dalla piazza, che raccoglie circa 200 persone, si alza l’applauso di sindacati, cittadini, imprenditori, associazioni di categoria colpiti dalla chiusura del viadotto Puleto. Assente dell’ultimora “per impegni sopraggiunti”, il sottosegretario della Lega Nord Jacopo Morrone, che aveva promesso aiuti per 8-10 milioni alle imprese in difficoltà e che, ricorda Baccini, “a febbraio, sul viadotto Puleto, disse che se la E45 non ripartiva in 30 giorni si poteva bloccare. Alziamo il tiro, ne parleremo al tavolo dell’emergenza magari già prima di Pasqua”.

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In piazza anche il sindaco di Cesena (che dell’Unione è presidente) Paolo Lucchi, che conferma: “Lo valuteremo tutti insieme al tavolo, non c’e’ nulla finora che non abbiamo deciso assieme e cosi’ sara’ anche stavolta”. Di certo, argomenta, “le promesse del Governo non sono state mantenute e i parlamentari, a parte Simona Vietina (Forza Italia) che e’ qui oggi, sono spariti. Quindi dobbiamo fare anche cose che finora non abbiamo fatto”. Tra i sindaci presenti (praticamente tutti quelli del versante romagnolo) ci sono anche quelli di un paio di Comuni toscani e umbri. E il primo cittadino di Sansepolcro (Arezzo), Mauro Cornioli è ancora piu’ battagliero: “Blocchiamo anche l’A1 ad Arezzo e lo svincolo E45 a Perugia, facciamolo nello stesso giorno”. E anche il collega di San Giustino Umbro, Paolo Fratini, dice di essere pronto.

Per Baccini, non solo “è inaccettabile che finora non siano arrivate risposte alle due lettere che i 27 sindaci hanno scritto al ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio”, ma è anche vero che “i 60 giorni ipotizzati dalla Procura di Arezzo per concludere il sopralluogo sul viadotto (quello di due giorni fa non e’ stato sufficiente, ndr) sono troppi. Possiamo chiedere che siano più veloci”.