Marineria, ecco la scuola di vela e navigazione storica

Lo scopo è quello di tramandare il saper andare in mare sulle imbarcazioni del secolo scorso

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di Giacomo Mascellani

La tradizione di Cesenatico ha nel Museo della Marineria e nei luoghi del vecchio borgo di pescatori, il suo punto di riferimento. Per mantenere viva la tradizione e trasmetterne i valori e le sfumature, qui si tiene la ’Scuola di vela e navigazione storica’, per consentire di tramandare il saper andare in mare sulle vecchie imbarcazioni del secolo scorso. L’iniziativa si svolge in collaborazione con il dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Bologna, con uscite in mare al largo della costa cesenaticense. Quest’anno alla scuola hanno preso parte dieci allievi del corso di archeologia navale tenuto dal docente Stefano Medas, collaboratore storico del Museo di Cesenatico. L’attività viene svolta da alcuni anni e ha lo scopo di preservare e mantenere viva anche presso le nuove generazioni, il patrimonio immateriale dei saperi della marineria tradizionale con particolare attenzione alla tecnica di navigazione con la vela al terzo. Negli ultimi anni l’interesse verso ciò che si definisce "patrimonio culturale immateriale" è molto cresciuto, grazie anche alle iniziative dell’Unesco, e il Museo della Marineria sin dall’inizio della sua storia ha dedicato molto spazio a questo argomento, mantenendo in navigazione due barche tradizionali, utilizzate per cerimonie ufficiali dal grande seguito, basti pensare alla Festa di Garibaldi che si tiene ogni prima domenica di agosto.

Cesenatico è in prima fila, dallo scorso anno, con il suo Museo della Marineria per ottenere il patrimonio immateriale Unesco dell’arte della navigazione con vela latina e al terzo. La candidatura è in sinergia con Spagna, Francia, Croazia e Slovenia, ma è il museo di Cesenatico a fare da traino. Questo è un momento di crescita per l’importante contenitore culturale della riviera, dove si organizzano molte iniziative che riscuotono grande interesse ben oltre i confini romagnoli, a dimostrazione che la cultura può fare turismo. E dallo scorso autunno il direttore del Museo della Marineria di Cesenatico, Davide Gnola, è il nuovo presidente dell’Ammm, l’Association of maritime mediterranean museums, l’ente che associa tutti i musei del bacino del Mediterraneo e ha 60 soci. Ne fanno parte grandi musei come il Museu Maritim di Barcelona e il Galata Museo del Mare di Genova, e realtà più piccole ma attive, quali il Museo della Marineria di Cesenatico che è considerato fra i più belli e interessanti. Ora per garantire un futuro alle barche storiche, si pone il problema del ricambio degli equipaggi, in quanto i ’vecchi’ sono tutti pensionati e devono insegnare alle nuove leve l’arte di andar per mare con queste belle quanto impegnative imbarcazioni.