"Mascherina sul bus, obbligo ignorato"

Protesta di alcuni utenti che puntano il dito contro gli studenti. Start Romagna: "Facciamo controlli ed esortiamo al rispetto"

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di Luca Ravaglia

Il covid fa ancora paura ai cesenati? Una larghissima fetta dei nostri concittadini continua ad affermare che il virus pandemico non può e non deve essere sottovalutato, ma passando all’atto pratico un crescente numero di persone sta allargando le maglie delle misure di sicurezza da adottare. Spesso più che legittimamente, è doveroso ribadirlo, dal momento che col termine della fase di emergenza, le disposizioni governative si stanno via via ‘ammorbidendo’, anche se non ancora in tutti i settori è arrivato il famigerato ‘liberi tutti’. Tra questi per esempio spicca il comparto del trasporto pubblico, che comprende anche gli autobus urbani e in relazione al quale fino al 15 giugno resta in vigore l’obbligo di indossare una mascherina ffp2. L’intento è fornire una ‘barriera’ a persone che all’ora di punta sono costrette a stare vicinissime le une alle altre e che dunque potrebbero veicolare con più facilità la trasmissione del virus. In città, parlare di autobus e di ore di punta è sinonimo di studenti, quelli che alla mattina entrano ed escono da scuola su mezzi che ovviamente spesso accolgono anche altri utenti. Proprio in quest’ambito sono giunte segnalazioni al Carlino di persone, anche anziane, che si trovano in imbarazzo davanti a drappelli di giovani che in alcune circostanze tendono ad affrontare la tematica in modo più ‘rilassato’. L’ultima recriminazione riguarda in effetti una donna che ha raccontato di essersi sentita fortemente a disagio in mezzo a un gruppo di ragazzi che non stava rispettando le disposizioni. Così siamo andati a monitorare i comportamenti delle nuove generazioni dopo il suono dell’ultima campanella, nel terminal dei bus. In effetti il fortissimo rigore invernale pare essersi affievolito, ma è imprescindibile ricordare che all’aperto non vige alcun obbligo di indossare dispositivi di protezione e anzi serve rendere merito al senso civico di tanti ragazzi e ragazze che, vedendo avvicinarsi il ‘loro’ autobus, corrono a mettere mano alla mascherina per coprirsi il volto. Tanti, ma non tutti, come rimarca la stessa Start Romagna che intervenendo sul tema, in base ai riscontri effettuati dai propri operatori, sottolinea che questo comportamento non risulta essere un fenomeno diffuso, anche se qualcuno che disattende alle regole c’è. Start ovviamente chiarisce di essere costantemente impegnata a sensibilizzare l’utenza sul rispetto delle regole, garantendo la tranquillità di tutte le persone a bordo. A farne una mera questione di rispetto delle regole, pare ormai sempre più probabile che il conto alla rovescia stia arrivando allo scadere, dal momento che probabilmente a metà giugno altri paletti verranno rimossi. Resta però il tema della percezione del rischio e del senso di sicurezza avvertito dalla comunità, che non si governano a suon di decreti. E a tal riguardo, estate o no, sui bus come in strada o al supermercato, con o senza rischio di sanzioni, il covid continua a preoccupare, soprattutto chi è maggiormente a rischio di complicazioni.