
Vito domani sera al Turroni con ’L’altezza delle lasagne’
Affrontare il cibo con ironia e un pizzico di cattiveria. Domani alle 21 sul palco del teatro Turroni di Sogliano arriva Vito, che porta in scena il nuovo spettacolo ‘L’altezza delle lasagne’. Al centro del monologo il mondo della cucina con tutte le sue mistificazioni, ossessioni e derive, alla scelta delle materie prime ai ristoranti, passando per le allergie, intolleranze, diete e mode alimentari. Vito è noto al grande pubblico per essere conduttore di trasmissioni come ‘Vito con i suoi’ su Gambero rosso channel. Lo spettacolo, promosso dall’associazione Sillaba, ha fatto registrare il tutto esaurito.
Vito, come nasce lo spettacolo?
"La cucina è da sempre una mia passione, diverse persone nella mia famiglia lavorano in questo ambito. Oggigiorno, però, credo che ci sia un’eccessiva quantità di contenuti e di stimoli legati al cibo. A ogni ora del giorno e della notte, infatti, in tv ci sono programmi di cucina, su qualsiasi giornale ci sono ricette e chiunque parla di cibo. ".
Da dove arriva il titolo?
"Nasce da una citazione di mio padre, con cui in passato ho condotto un programma televisivo. Il vero significato, però, lo si scopre soltanto durante lo spettacolo per cui non spoilero nulla. Posso solo dire che si tratta di un monologo ironico, cattivo, ma mai offensivo o volgare".
Con chi se la prende?
"Non lascio scampo a nessuna persona del mondo del food, da chi cucina a chi mangia. C’è spazio per gli allergici, i vegani, i macrobiotici, i fruttariani e chi più ne ha più ne metta. Il monologo è stato scritto assieme ai miei bravissimi autori, Francesco Freyrie e Andrea Zalone".
Il pubblico come reagisce?
"Di solito vedo in platea persone che si sbracciano per far vedere ai loro cari che su alcune questioni la penso come loro. Altri, invece, tornano a casa riflettendo su alcuni dei temi che porto in scena, magari vedendo le cose da una nuova prospettiva. Nello spettacolo, infatti c’è spazio anche per argomenti più seri".
Ad esempio?
"Lo spettacolo è in continua evoluzione, perciò presenta diverse riscritture in cui io e gli autori diamo spazio agli eventi che segnano la nostra quotidianità. Tra questi c’è un discorso sul servizio Too good to go, che aiuta i vari ristoranti a non sprecare cibo. È un’attività lodevole, ma sarebbe bello spedire questi prodotti in Africa o in luoghi dove soffrono la fame, non solo nelle grandi metropoli".
Ha già in mente dei nuovi progetti?
"Già nelle prossime settimane prenderò parte ad alcune produzioni cinematografiche. Tra le altre cose, avrò una bella parte in un progetto di Luca Zingaretti targato Netflix. In più, ho appena finito di girare una serie per Rai Uno, che andrà in onda nel corso dell’anno. Il mio vero sogno, però, resta quello di interpretare il cattivo in Guerre Stellari".