
Cesena, 23 settembre 2023 – Il 29 settembre del 2012 era sabato, il sontuoso Technogym Village era pronto per l’inaugurazione e davanti all’auto coi vetri oscurati che parcheggiò proprio di fronte all’ingresso un folto gruppo di autorità era assiepato per accogliere al meglio la più alta carica dello Stato. Giorgio Napolitano, scomparso ieri all’età di 98 anni, negli anni da Presidente della Repubblica si recò a Cesena in una sola occasione, rispondendo all’invito di Nerio Alessandri, che lo invitava a toccare con mano il ‘mondo Wellness’. L’allora Capo dello Stato, al suo primo mandato, fu cordiale e disponibile, concedendosi anche un intervento col sorriso nel corso della cerimonia inaugurarle: "Se me lo chiedono i lavoratori ( di parlare, ndr ) non posso dire di no. E’ stata un’esperienza bellissima qui oggi, e ho capito che cosa dovrei fare se mi capitasse una seconda vita, perché durante la prima, in quanto ad attività fisica, sono rimasto al di sotto di tutti gli standard". Napolitano spese anche parole di stima per Nerio Alessandri: "Chi si è fatto da sé più di Nerio Alessandri e di suo fratello. Ci sono self-made men anche in questa regione e in Italia: agli americani possiamo dire che ce li abbiamo anche noi, oltre ad avere il valore della famiglia". Nel 2012 a guadare l’amministrazione comunale di Cesena c’era Paolo Lucchi: "La foto con Giorgio Napolitano – ha commentato ieri sera l’attuale presidente di Legacoop Romagna - è una di quelle che porto con me ad ogni cambio di ufficio. Lo faccio perché quando mi capitò di incontrarlo (a Forlì nel 2011, a Cesena nel 2012) provai sempre una duplice sensazione: quella di avere a che fare con un uomo importante per la nostra Repubblica, ma anche con un uomo ‘normale’, capace di sorridere e di mettere a proprio agio tutti. Fu anche per questo che, in occasione delle sue dimissioni (nel 2015), mi capitò di dire che Napolitano era stato una guida certa nel difficile cammino per riaffermare la dignità e la credibilità dell’Italia, capace di infondere al nostro popolo quella fiducia e quella speranza che spesso parevano smarrite. All’Italia di oggi mancano molto i Napolitano, che hanno fatto la storia bella della nostra Repubblica".
A ricordare Napolitano è anche l’attuale sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, che in occasione della seconda elezione a Presidente della Repubblica era deputato. "Ricordo bene il suo discorso molto duro pronunciato al termine della fase estremamente complicata che portò alla sua rielezione. Non ho avuto occasione di incontrarlo personalmente, ma gli feci recapitare la mia tesi di laurea dedicata alla figura del Capo dello Stato. Il suo ruolo fu decisivo in una fase di grande difficoltà della nostra Repubblica. Fu un abilissimo stratega giuridico in una fase delicata come quella che precedette le dimissioni del Governo Berlusconi, al quale seguì Monti. Nominando Monti senatore a vita prima delle dimissioni del leader di Forza Italia, compì un gesto eclatante rivolto al mondo intero: il nostro Paese non sarebbe caduto nell’instabilità. Gli scrissi una dedica: ‘Al nocchiere della nave in gran tempesta’. Quella tesi è conservata ancora oggi nella biblioteca del Quirinale".