"Nelle farmacie è caccia all’ultimo tampone"

I presidi cesenati sommersi di richieste: "Impossibile eseguirli tutti. Posti prenotati fino a novembre"

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di Giovanni Corzani

Da venerdì, oltre al prezzo da pagare per il tampone, tutti i lavoratori si imbatteranno in un altro importante scoglio: la mancanza di posti nelle farmacie per poterlo fare. A Cesena, su 10 farmacie scelte casualmente e contattate, a ieri nessuna risultava avere posto per effettuare l’esame in tempo per giovedì, giorno prima dell’inizio dell’obbligo. In alcuni casi, addirittura, la prima data disponibile sarebbe stata a novembre.

"Arrivano chiamate dalla mattina alla sera, ma purtroppo noi non possiamo offrire questo servizio a così tante persone – afferma sconsolata una delle farmaciste –. Abbiamo una lista di prenotazioni che arriva fino a metà novembre, ma qualcuno rimarrà fuori inevitabilmente purtroppo".

"La situazione è impegnativa e sta diventando sempre più difficile da gestire – commenta un altro farmacista –. Ci stanno contattando tutti per giovedì, e tutti all’ultimo momento. Ma ho il presentimento che la situazione dopo il 15 sarà peggiore. Molti dei giorni a seguire sono già esauriti da settimane. Dispiace non poter aiutare tutti, ma è impossibile soddisfare ogni singola persona".

Infine, stando ai racconti dei farmacisti contattati, ci sono persone che avrebbero già prenotato 3 tamponi settimanali fino alla fine di dicembre, quando l’emergenza sanitaria, salvo futuri prolungamenti, dovrebbe essere conclusa.

Trovare un tampone non era mai stato così complesso. L’interrogatorio che sorge spontaneo è dunque capire come tutti i lavoratori non vaccinati si organizzeranno nei prossimi giorni, quando presentare la carta verde ai cancelli dell’azienda sarà obbligatorio per tutti. Un problema soprattutto per chi, conoscendo i propri turni di settimana in settimana, non ha la possibilità di prenotare il test con il dovuto anticipo.

Venerdì mattina i primi nodi verranno al pettine, ed è lecito scommettere che sarà una giornata caotica, tra file in farmacia e davanti alle imprese. Con in più il rischio, non ancora sopito del tutto, che si possano verificare nuove proteste violente come quelle andate in scena a Roma, culminate nell’assalto alla sede nazionale della Cgil.

Quanti lavoratori senza vaccino riusciranno a procurarsi in tempo un Green pass da tampone? Difficile rispondere, siccome anche molti dei più volenterosi rimarranno senza.