Notifiche per multe non pagate, ma è un errore

La protesta di automobilisti raggiunti da ingiunzioni di pagamento nonostante le sanzioni siano state regolarmente saldate

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di Annamaria Senni

Tanto stupore e incredulità per alcuni cesenati che ultimamente si sono visti recapitare un verbale della Polizia Locale che intimava al pagamento di una multa. Questo perché in realtà quella indesiderata, ma più che legittima, multa per divieto di sosta l’avevano già pagata. "Ma come – si sono chiesti i trasgressori sorpresi - io pago regolarmente e nei termini di legge la sanzione, e i vigili mi chiedono nuovamente i soldi?" La preoccupazione che scatta immediata, soprattutto per i più confusionari, è: "Ma avrò conservato la ricevuta di pagamento?". Un 80enne che aveva pagato alla posta, ahinoi, non aveva conservato la ricevuta. La prova dell’avvenuto pagamento l’aveva invece un 50enne, che ha pagato due multe da 18 euro l’una tramite internet. E così pure una cesenate di 67 anni che, tra bollette, ricevute e scartoffie varie, non butta via mai niente. "Come padre di famiglia conservo tutte le ricevute perché in passato ho avuto una contestazione – spiega il 50enne – il 10 marzo e il 13 marzo ho trovato sul cruscotto della mia autovettura due multe per divieto di sosta in viale Bovio perché era scaduto il disco orario. Le ho pagate il giorno seguente. Alla fine di aprile mi è arrivato un nuovo verbale di pagamento. Al di là del fastidio, ho pensato alle persone anziane, distratte, che magari non si ricordano di aver pagato o non hanno la ricevuta. Ora andrò dai Vigili per chiedere spiegazioni". Più difficile per l’80enne dimostrare l’avvenuto pagamento. L’uomo fortunatamente aveva pagato alla posta con il bancomat, per cui gli è bastato farsi stampare l’estratto conto per dimostrare ai vigili di aver già pagato la contravvenzione. Ma come mai capita sempre più spesso di ricevere a casa un nuovo verbale di pagamento dopo aver pagato una multa? "Ultimamente – spiega il comandate della Polizia Locale, Andrea Piselli – sono state riscontrate una serie di incongruenze tra i flussi di pagamento che ci vengono trasmessi dalle poste e le ricevute esibite dai cittadini che hanno pagato per lo più col bollettino postale. Stiamo analizzando il problema per capire quale sia la causa di questo disaccordo di dati. Il corpo della Polizia locale, come tutta la pubblica amministrazione, sta migrando verso l’esclusivo utilizzo delle forme di pagamento attraverso i sistemi informatici. Invitiamo a pagare le multe online, e ovviamente (in caso di errore nostro) non chiediamo ai cittadini di pagare due volte". Chi, per errore, avesse pagato la stessa contravvenzione due volte può rivolgersi all’Urp o scrivere una mail alla Polizia Locale allegando il pagamento per chiedere e ottenere la restituzione del denaro.