
Al Circolo Arci l’iniziativa per la 19enne
In Romagna c’è tanta attenzione per Olgerta, la ragazza albanese di 19 anni colpita da una grave malattia, che è seguita dai medici dell’ospedale Bufalini di Cesena e da tante volontarie e volontari, impegnati da mesi per prendersene cura. Un aggiornamento viene dalla Consulta del volontariato di Cesenatico, i cui vertici, proprio considerate le tante telefonate delle persone che hanno preso a cuore il caso di Olgerta, vogliono condividere le informazioni riguardo al suo stato di salute.
Olgerta ha lasciato da diverse settimane il reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Bufalini ed è stata trasferita all’ospedale Sole Et Salus di Torre Pedrera di Rimini, in quanto deve intraprendere il percorso riabilitativo motorio, per poi iniziare anche le sedute di logopedia. Olgerta è molto felice di avere lasciato quel letto di ospedale, nel quale è rimasta immobile per tre lunghi mesi. Trascorre la maggior parte delle ore della giornata in palestra seguita dai fisioterapisti, può uscire in giardino, vedere il mare, sempre accompagnata dai suoi genitori, i quali si alternano a spingere la sua carrozzina. "Mamma e papà le sono stati accanto giorno e notte – dice Catia Sasselli, presidente della Consulta del volontariato di Cesenatico –, in quanto, per contrastare il fenomeno delle piaghe da decubito, la giravano ogni ora. La gioia dei genitori si trasforma in lacrime, al pensiero che il viaggio intrapreso verso l’Italia era l’ultima speranza. Loro sono infinitamente grati a tutti coloro che hanno preso a cuore Olgerta, accompagnandola in questo periodo di sofferenza. Ci vorrà ancora del tempo, i medici stanno seguendo la riabilitazione e si preparano al percorso oncologico".
La storia di questa ragazza albanese ha colpito molte persone, perchè Olgerta in Albania è stata sottoposta a diversi interventi chirurgici che non hanno dato i risultati sperati, per poi essere presa in cura a Cesena. Nel frattempo è significativo il messaggio che trasmette il mondo del volontariato romagnolo, perchè oltre alle associazioni di Cesena e di Cesenatico, anche dal territorio riminese giungono segnali importanti.
Mentre Olgerta è in ospedale a Torre Pedrera, i genitori soggiornano infatti presso una struttura ricettiva, ospiti dell’associazione Il Germoglio di Rimini, una importante onlus fondata dal gruppo Amadori, che si occupa di sostenere la ricerca medica e scientifica nel settore oncologico pediatrico, offrendo un supporto anche ai familiari. Al fine di supportare i bambini e, come nel caso di Olgerta, i ragazzi, è importante garantire un supporto concreto anche ai parenti.
Giacomo Mascellani