Pantani, uomo e mito in scena a Cesenatico

Sabato al teatro Comunale il recital ’Il mio nome è Marco’, produzione del Teatro delle Lune per omaggiare il Pirata

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Grinta, passione, genuinità e sacrifici. Marco Pantani è stato questo e tanto altro, in una vita che, tra luci ed ombre, lo ha consacrato tra i grandi campioni del ciclismo. Sabato alle 20.30 al teatro Comunale di Cesenatico, per ricordare il campione romagnolo, va in scena ‘Il mio nome è Marco’, una produzione del Teatro delle Lune in collaborazione con lo Spazio Pantani.

Lo spettacolo, già tutto esaurito, è liberamente ispirato al libro ‘In nome di Marco’ di Tonina Pantani e Francesco Ceniti. Si tratta di un recital a più voci per la regia di Monica Briganti, con musiche dal vivo di Gianni Drudi, per raccontare il Pirata a partire da video e fotografie inedite concesse dalla famiglia e attraverso i racconti delle persone che lo hanno vissuto e amato. "E’ un progetto in cantiere da tempo - spiega Monica Briganti - ho conosciuto Marco ai tempi del Tour de France, era una bella persona, un puro. Con lo spettacolo voglio rendere omaggio a un ragazzo e un campione".

Nel cast, oltre a Briganti, Mirko Ciorciari che interpreta Pantani, Maurizio Mastrandrea e Alessandro Pieri. Tra i curatori del progetto teatrale anche Corrado Neggia.

Dopo il debutto a Biella, teatro nel 1999 di una delle più grandi imprese ciclistiche di Pantani, lo spettacolo approda nella sua città natale, in un parallelo ideale tra città unite dall’amore per il grande ciclista. "Dopo la tappa a Biella, uno dei luoghi in cui Marco ha lasciato il segno - commenta Stefano Bagnolini dello Spazio Pantani - a Cesenatico giochiamo in casa. Qui arriveranno in questi giorni pirati da tutta Italia". Tra il pubblico,sarà presente anche Evgenij Berzin, maglia rosa 1994 e nello stesso anno vincitore della classicissima Liegi-Bastone-Liegi.

Il racconto teatrale sarà intimo e profondo: nella rappresentazione mamma Tonina sfoglia l’album dei ricordi, raccontando di un ragazzino tenace e originale, già dotato di quella personalità che farà di lui un campione, ma anche generoso e delicato nei confronti degli altri. Oltre a Tonina saranno interpretati dagli attori del Teatro delle Lune il padre Paolo, la sorella Manola, il primo tecnico Roncucci e tanti altri che gli vollero bene. Ci sono i luoghi, gli oggetti della sua vita quotidiana come la bicicletta e la bandana originali, oltre che le emozioni, la rabbia, la gioia e la disperazione di una storia splendidamente tragica. E poi gli inizi, gli aneddoti di quando correva, gli incidenti, le vittorie, le imprese, lo straordinario successo e il grande affetto dei tifosi.

Il ricavato della serata sarà destinato a favore dei progetti della Fondazione Marco Pantani Onlus. Tra le attività portate avanti legate al ciclismo, il sostegno a squadre con bambini e ragazzi affetti da autistmo e l’invio di biciclette in Africa. ’Il mio nome è Marco’ non si esaurirà nella serata di sabato, ma intende rappresentare il trait d’union ideale per introdurre le celebrazioni che prenderanno forma nel 2023 in occasione del 25esimo anniversario della doppietta Giro d’Italia-Tour de France, realizzata da Pantani nel 1998.

Cristina Gennari