Il gruppo cesenate Artenovecento, che da oltre vent’anni anni esplora e ripropone il repertorio di Fabrizio De André, ha tenuto il primo concerto del tour 2024 all’osteria L’Albero dei Pavoni, con il tutto esaurito da venti giorni, a Montenovo di Montiano. Gli Artenovecento sono attivi dal 2002 come gruppo omaggio a Fabrizio De André. I loro concerti sono noti per la grande partecipazione, l’intensità emotiva e la cura del repertorio, di volta in volta rinnovato e arricchito di aneddoti sul cantautore e le sue opere. In ogni contesto, dal teatro all’osteria, il loro omaggio a De André è sempre un evento speciale che gode dell’attenzione di un pubblico numeroso, affezionato e curioso. Per l’occasione il gruppo si è esibito in formazione quartetto con Matteo Peraccini (voce e chitarre), Emiliano Ceredi (chitarra, bouzouki, percussioni, voce), Gioele Sindona (violino e voce) e Sandro Frattini (basso) proponendo le più belle canzoni di De André in atmosfera acustica e intimista, più qualche incursione in repertori di altri artisti. Portvoce del gruppo è Matteo Peraccini che dice: "Abbiamo iniziato la sera della vigilia del 25 aprile mettendo in scaletta, oltre a quelle di Fabrizio De Andrè, anche due canzoni per festeggiare il 79° anniversario della Liberazione che sono Bella Ciao e Fischia il vento e due canzoni dei Csi, Consorzio suonatori indipendenti, che sono "Guardali negli occhi" legata alla Resistenza e "Cupe vampe" nata a testimonianza della guerra a Sarajevo e che noi cantiamo con il cuore rivolto a Gaza e alle decine di focolai di guerra sparsi nel mondo".
Matteo Peraccini parla anche della scelta delle canzoni di Fabrizio De Andrè da proporre al pubblico in questo tour 2024: "In questa serata abbiamo scelto per la maggior parte canzoni di Faber dal significato più politico e antimilitarista, dalla "Canzone del Maggio" alla "Guerra di Pietro" passando per "Sidun", "Fiume Sand Creeck" e "Andrea". Quelle più richieste dal pubblico sono "La canzone di Marinella", "Volta la carta" e "Smisurata preghiera". Quella più divertente è "Don Raffaè"". Peraccini spiega anche perchè Fabrizio De Andrè è ancora tanto amato dal pubblico: "Con le sue canzoni è sempre riuscito a esprimere, usando parole semplici, dei pensieri che molti di noi faticano a mettere a fuoco. E oggi le cantano ancora tutti, dai ragazzini ai pensionati e noi lo vediamo durante i nostri concerti".
Ermanno Pasolini